Il 2011 è iniziato col mondo bancario ancora sotto pressione. E’ del 21 gennaio la notizia riportata da Il Sole 24 Ore della possibile nazionalizzazione “a tempo” delle “Cajas” più piccole, le casse di risparmio spagnole, molto esposte nel settore mutui. La cassa più grande, la famosa “Caixa de Catalunya”, terza banca spagnola per dimensioni, ha intrapreso invece un cambio di struttura che scorporerà l’attività finanziaria da quella di banca retail (nascita di CaixaBank). Altresì secondo Standard&Poor, la capitalizzazione delle principali banche mondiali sarebbe mediamente insufficiente rispetto alla rischiosità ponderata delle attività in bilancio (Il Sole del 20 gennaio, pag. 43). Le nuove regole di vigilanza in arrivo, la cosiddetta Basilea 3, secondo Boston Consulting Group (http://www.bcg.it/) imporranno ai principali gruppi europei un' iniezione di nuovi capitali per oltre 275 miliardi di euro (l’analisi, pubblicata da Il Sole 24 Ore di domenica 23 gennaio, è scaricabile dal sito degli autori, cliccando qui).
Rammento ai lettori che il Comitato di Basilea non nacque per caso nel 1974. I fallimenti bancari non sono solo storia americana dei tempi recenti. In quell'anno infatti fece bancarotta la tedesca Bankhaus Herstatt ed i contraccolpi sulla finanza internazionale furono molto seri. I governatori delle banche centrali dei paesi del G10 diedero quindi vita ad un comitato di vigilanza che si insediò a Basilea, città della Banca per i Regolamenti Internazionali.
Comprenderete allora, cari Family Banker, come chi ha i conti migliori se li tenga molto cari e non abbassi mai la guardia. Infatti, allo stato attuale non c’è via di mezzo, i famigerati parametri di Basilea possono costare al banchiere un sacco di soldi, o all’opposto fruttargliene altrettanti. E aggiungo: chi ha conti in ordine (come noi...) se ne faccia giusto vanto con la clientela, perché rigore e trasparenza sono d’obbligo per un banchiere “socialmente utile” nel 3° millennio. Altresì vi sarà maggiormente chiaro come mai, da qualche settimana, i conti correnti in sconfino vengano più “formalmente” segnalati nella sezione evidenze del portale. Anzi, sono fra quelle “anomalie” cui un Family Banker deve dare risposta (e possibilmente rimedio...) a stretto giro !
Comprenderete allora, cari Family Banker, come chi ha i conti migliori se li tenga molto cari e non abbassi mai la guardia. Infatti, allo stato attuale non c’è via di mezzo, i famigerati parametri di Basilea possono costare al banchiere un sacco di soldi, o all’opposto fruttargliene altrettanti. E aggiungo: chi ha conti in ordine (come noi...) se ne faccia giusto vanto con la clientela, perché rigore e trasparenza sono d’obbligo per un banchiere “socialmente utile” nel 3° millennio. Altresì vi sarà maggiormente chiaro come mai, da qualche settimana, i conti correnti in sconfino vengano più “formalmente” segnalati nella sezione evidenze del portale. Anzi, sono fra quelle “anomalie” cui un Family Banker deve dare risposta (e possibilmente rimedio...) a stretto giro !
Maggiorino Guida, riproduzione riservata.
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