martedì 28 febbraio 2012

ISTRUZIONI PER L'USO: PRIMA DI APRIR BOCCA...

...collegare il cervello ! I teatrini fra mariti, mogli, fidanzatini, i colleghi a lavoro...non ci sarebbe necessità di ospitare qui nuovamente il calcio, fra gli spaccati della comunissima vita quotidiana, per parlare di comunicazione e dei suoi errori più grossolani. Molto spesso il silanzio vale davvero oro, rispetto al casino che provoca il parlare a vanvera. Neppure ci sentiamo di gridare all'ipocrisia, come fa questo giornale, una volta che è stata montata la polemica. Due consigli al volo del Maestro Dale Carnegie, che spesso "ospitiamo" sul nostro blog, consigliandone la lettura. 1) Per avere la meglio in una discussione, è frequente il "senno di poi" che era meglio evitarla ! Il cosiddetto parlare in faccia procura più nemici che amici. Scegliete voi 2) E' sempre consigliabile raccogliere quanti più consensi è possibile, facendo riferimento ai valori più alti, più nobili comunemente intesi dall' uomo. Quelli che uniscono quanta più gente possibile. Ripetiamo: secondo noi non è ipocrisia. Comunque vadano la vita e la società attuale, indipendentemente da quali siano gli effettivi comportamenti, ci sono dei sentimenti comunque innati quali il senso di giustizia e l'onestà morale. E' come la differenza fra il diritto delle leggi (diritto positivo) e quello insito nell'animo umano (diritto naturale). Certi distinguo non cambieranno mai e fanno della vita e delle relazioni interpersonali un continuo apprendimento, anzi di più, un fantastico meravigliarsi senza fine. Non esisterebbero infatti teoria e pratica della comunicazione ! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata).

domenica 26 febbraio 2012

PIU' FORTI DI TUTTO

Come faccia quel guardalinee, perfettamente in linea e senza ostacoli di visuale, a non vedere il gol di Muntari non ci è dato sapere. Altresì, il commento a caldo nel dopo-partita del Presidente del Milan, Berlusconi, ci fornisce una metafora di vita, attualissima anche per gli argomenti di questo blog. E' uno slogan di grande effetto, già sentito anni fa, scandito però con parole molto pacate e stavolta quasi con rassegnazione filosofica: "Più forti dell'ingiustizia, più forti dell'invidia, più forti della sfortuna". Che qualcosa possa andarti male per cause in buona parte anche indipendenti da te, utilizzando un termine caro alla giurisprudenza, sta nella "natura delle cose". Che qualcuno, qualcosa possa voltarti le spalle, caro Venditore Meraviglioso, è innato nei miliardi di combinazioni e interazioni che governano la vita degli uomini e i rapporti fra essi. Nulla puoi farci se non tirar dritto. Prendi il più nobile fra gli uomini, per la religione e la cultura cristiana: Gesù. Aveva dalla sua appena un manipolo di sostenitori mentre mezzo mondo di allora contro. Dei suoi dodici apostoli, uno lo rinnegò (Pietro, tre volte !), un altro, Giuda, lo tradì addirittura. Chi lo rinnegò, dopo la resurrezione di Gesù fu nominato  nientedimeno che Capo della Chiesa! Non ti fa un certo effetto ricordarlo ? Non può avere un significato più profondo, secondo te, oltre l'umano perdono e dare agli altri...un'altra chance ? Come vedi, caro Collega, se "prendertela comoda" non ti porta da nessuna parte, "prendertela con filosofia" per un giusto, piccolo tempo è a volte la medicina per andare avanti. Così guardi meglio ai tuoi cari e te stesso e fai la conta degli amici.
Tanti sono gli scrittori, soprattutto americani, che possiamo definire "autori motivazionali" e che puoi trovare in libreria sul successo personale e la leadership. Dei loro ingredienti del successo, ho fatto una sintesi, un pò paradossale, per sommi capi. Il 70% dipende da te, inutile menare il can per l'aia. Dalla quantità e dalla qualità del tuo lavoro. Sii severo con te stesso, datti metodo e regole, finanche cerca aiuto per organizzarti e darti da fare. Abbi il coraggio inoltre di seguire la tua vera ispirazione e non la corrente.
Il 20% dipende dagli amici che hai, dagli "sponsor" che hai, quasi come tu fossi una squadra di calcio, hai capito bene. La vita è fatta così, essendo l'uomo un essere relazionale. Caro lettore, caso mai tu fossi un mezzo misantropo, solitario e scontroso, non ti offendere ma non vai da nessuna parte oggi. Quindi non prendere troppo alla lettera Epicuro col suo "vivi nascosto, lathe biòsas", perchè nel terzo millennio ti porta solo al fallimento. Dai anche il giusto peso all'aspetto per così "politico" delle relazioni umane. Lo immagino, è inevitabile per molti, me compreso, il sorso all'amaro calice! Fosse vivo Dale Carnegie questa cosa gli obietterei: per mia personale esperienza infatti, chi è amico di tutti, finisce con l'essere l'amico di nessuno e si perde lo sponsor sulla maglietta. Mi sono spiegato bene ? Chiudo l'argomento e l'imbarazzo.
L'ultimo, importantissimo 10%, è il caso, la sorte. Cioè trovarti, per una mera coincidenza, nel posto/tempo giusto o sbagliato. "Più forti della sfortuna" aggiunge il Presidente che mi dicono molto attento ai dettagli del napoletanissimo "non è vero ma ci credo" (il sale, il colore dei pantaloncini del Milan, ora, pettegola qualche giornale, pure il giaccone di Putin !). Tu cosa puoi farci ? Saper accettare le regole del gioco quando non possono essere cambiate (20% sponsor, 10% fortuna fanno un 30 dal peso specifico molto pesante) è frutto di adeguata cultura e saggia filosofia di vita. Al giorno d'oggi non puoi essere diverso da così. Nel contesto attuale di grandi cambiamenti economico-sociali, "più forti di tutto" è il motto della fede verso il futuro. Per noi  e le nostre famiglie, per i nostri clienti e l'azienda dove uno lavora (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

venerdì 24 febbraio 2012

QUANTO RENDE LA CULTURA

Il nostro blog plaude all'iniziativa de Il Sole 24 Ore che, nell'allegato domenicale dello scorso 19 febbraio, ha pubblicato il "Manifesto" in cinque punti di una "Costituente" sulla cultura. Per Il Sole è necessario tornare ad investire su un patrimonio storico e caratteriale del nostro Paese, per favorirne  il rilancio anche attraverso l'istruzione, la ricerca scientifica e l'innovazione quali motori universali dello sviluppo. Nel numero in edicola oggi, venerdì 24 febbraio, gli fanno eco tre ministri con una lettera aperta pubblicata in prima pagina: Lorenzo Ornaghi (Beni Culturali), Corrado Passera (Sviluppo Economico), Francesco Profumo (Istruzione, Università e Ricerca). L'appello di domenica scorsa è leggibile anche online sul sito de Il Sole cliccando qui. Altresì la prima risposta di adesione e sostegno delle Istituzioni, su quest'altro link dello stesso portale. (Maggiorino Guida)

martedì 21 febbraio 2012

21.000.000 !

Sono 21 milioni gli Italiani iscritti a Facebook. E' la risposta esatta ad una delle domande di stasera di "The Money Drop" il gioco a premi di Mediaset condotto da Jerry Scotti su Canale 5. Che gli assenti comincino anche qui...ad avere torto ? Perchè no ? Ormai Facebook è una buona occasione per esserci anche per professionisti e aziende.

domenica 19 febbraio 2012

LE CINQUE D...DELLA FELICITA'

Qual è il colmo per un libro sulla felicità ? Forse che sia scritto da un riconosciuto maestro del pessimismo. Ed infatti "L'Arte di Essere Felici" (esposta in 50 massime) è un libricino a lungo dimenticato di Arthur Schopenhauer (filosofo tedesco, Danzica 1788, Francoforte sul Meno 1861). Pubblicato in Italia da Adelphi Editore, di agile lettura e suddiviso come dicevamo in massime, può essere considerato un "livre de chevet". Uno di quei libricini di assidua compagnia, spesso in borsa o sul comodino. La felicità, pensata ed esaminata da un pessimista, ci sembra un ottimo spunto di riflessione per chi fa della banca il suo lavoro e dei clienti, con i loro sentimenti ed emozioni, il suo pane. Con frequenti riferimenti ai filosofi del passato che ne hanno influenzato il pensiero (fra cui Aristotele con  l'Etica Nicomachea, Platone con La RepubblicaSeneca con Le Lettere a Lucilio) Schopenhauer affronta l'eudemonica (la dottrina della felicità) partendo dal presupposto essenziale della sua filosofia: il continuo "pendolo" fra il dolore e la noia, intesa quale momentaneo appagamento del desiderio.  Egli così scrive: "...tutti veniamo al mondo pieni di pretese di felicità e di piaceri, e nutriamo la folle speranza di farle valere...Poi viene l'esperienza e ci insegna che la felicità e i piaceri sono soltanto chimere che un'illusione ci mostra in lontananza, mentre la sofferenza e il dolore sono reali e si annunciano direttamente da sé, senza bisogno dell'illusione e dell'attesa. Se il suo insegnamento viene messo a frutto, smettiamo di cercare la felicità e i piaceri e ci preoccupiamo solo di sfuggire per quanto possibile alla sofferenza e al dolore.  " (dalla Massima N.ro 1, cit.). Immediatamente a seguire c'è il fondamentale riferimento ad Aristotele: "L'uomo saggio non persegue ciò che è piacevole, ma l'assenza di dolore". Partendo proprio da ciò per tornare "tecnici", alla quotidianità del nostro lavoro dunque, potrebbe essere una buona idea riscoprire i filosofi (applaudo perciò ai frequenti post di Oscar di Montigny). Limitando così l'influenza forse consumistica, forse da "Cicero pro domo sua", dei "guru" dell'investimento ma soprattutto dell'illusorio massimo profitto. Dopo gli accadimenti (meglio dire le "sberle"...) della finanza dell'ultimo decennio, riscopro un più forte contenuto di saggezza, anzi quasi di preveggenza, nella famosa "Regola delle 5D" di Ennio Doris. L'idea che fa da essenza alla consulenza e si traduce nella gamma prodotti di Banca Mediolanum. L'eventuale, mirata ricerca del potenziale di crescita, come vedete cari lettori, è una limitata ad una soltanto delle cinque fette di quella torta che è la diversificazione. Chi volesse approfondire le cosiddette "5D", può trovarne la teoria in molti contenuti dei siti del Gruppo Mediolanum. Ad esempio, nel "Bilancio Sociale 2010" (pag. 15), scaricabile da quest'indirizzo: http://www.mediolanum.com/pdf_corp/Bilancio_Sociale_2010.pdf. (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

sabato 18 febbraio 2012

OTTANT'ANNI MA NON LI DIMOSTRA !

Avrebbe quasi ottant'anni questo libro leggendario di Dale Carnegie, pubblicato come fu la prima volta nel 1936. "Come trattare gli altri e farseli amici" è uscito da pochi giorni nelle librerie italiane opportunamente aggiornato ai tempi moderni e perciò il titolo prosegue con la dicitura "nell'Era Digitale". Un bel librone di oltre 300 pagine, con rilegatura rigida, al prezzo di copertina di 16 euro, scritto dalla Dale Carnegie & Associates e pubblicato qui da noi da Bompiani. Il testo è diviso in 4 sezioni, per 27 capitoli. Li scorro a beneficio della curiosità dei futuri lettori:


1) I PRESUPPOSTI FONDAMENTALI
-Seppellite i boomerang
-Affermate ciò che è buono
-Connettetevi con i desideri profondi

2) SEI MODI PER LASCIARE NEGLI ALTRI UN'IMPRESSIONE DURATURA
-Interessatevi agli interessi altrui
-Sorridete
-Il Potere dei nomi
-Ascoltate di più
-Parlate di ciò che interessa agli altri
-Lasciate negli altri qualcosa di positivo

3) COME MERITARSI E MANTENERE LA FIDUCIA DEGLI ALTRI
-Evitate le discussioni
-Non dite mai "Hai sbagliato"
-Ammettete gli errori rapidamente e con empatia
-Iniziate in modo amichevole
-Stabilite un'affinità
-Rinunciate al merito
-Rendete partecipi gli altri con l'empatia
-Appellatevi a valori nobili
-Condividete il vostro viaggio
-Lanciate una sfida

4) COME GUIDARE IL CAMBIAMENTO SENZA RESISTENZE O RISENTIMENTI
-Iniziate con una nota positiva
-Stimatevi
-Esaminate con calma gli errori
-Ponete domande invece di impartire direttamente ordini
-Minimizzate gli errori
-Amplificate i progressi
-Date giudizi positivi che abbiano effetti trainanti
-Rimanete su un terreno comune

Chi non ancora conosce la "scuola" di Dale Carnegie, da questi contenuti potrà farsi l'idea di concetti forse "rivoluzionari" nei rapporti interpersonali. Per i già lettori dell'edizione "classica", "Come trattare gli altri e farseli amici nell'era digitale" potrà rappresentare anche un utile ripasso di esercizi pratici, perfettamente adattato agli anni dell'uso intensivo di  internet, SMS, email e social networks. Non fatevi mancare la vostra copia dunque, sullo scaffale e molto meglio sul comodino, per letture e riflessioni serali! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

domenica 12 febbraio 2012

I TUOI SOLDI IN BANCA: RIDARE IL GIUSTO VALORE ALLE COSE

Mi colpisce la notizia che due grossi istituti si siano dichiarati disponibili a risarcire del 20% i rispramiatori coinvolti nel caso "Bank of Ireland", una banca che continua tranquillamente il suo mestiere, pur avendo rimborsato le sue obbligazioni con un euro ogni mille, se ben ricordo. Nel decennio del "risparmio tradito" è ancora possibile tutto ciò, fra le "pieghe" delle note informative e del diritto più in generale. Mi colpisce questa notizia perchè mi pare un'elemosina neppure bella pubblicitariamente, una di quelle cose all'italiana per cui non è nè bianco, nè nero, non si sa bene. Di una cosa o sei responsabile oppure no, e se ti offri "motu proprio" di risponderne, il 20% mi sa di presa in giro. Eppure un bel numero di altri istituti sin qui non si è posto neppure questo piccolo, discutibile, scrupolo. E allora diciamoci davvero come stanno le cose, caro collega, al di là del grande luogo comune di marketing & pubblicità sulla cosiddetta attenzione al cliente.
Banche ed assicurazioni non vendono beni di consumo, per cui, "usa & getta", o sei un cliente soddisfatto , oppure cambi marca. Non finisce qui, con un processo di vendita e di acquisto. Banche ed assicurazioni sono intermediari molto particolari, altresì tu, caro collega che ne vendi i servizi. Nella legge della domanda e dell'offerta, cosa fanno: è come se, con un colpo di bacchetta magica, si scambiassero ruoli e posizioni. Come se banche e assicurazioni  trasferissero la figura del cliente e i suoi denari sull'altra sponda dei mercati finanziari. Mescolando i risparmi ai capitali, in un contesto alquanto ibrido, ove gli agenti economici sono quasi sempre sia intermediari che soggetti direttamente interessati.
E allora che succede ? Il cliente risparmiatore non è più un normale cliente e basta, cui spetta un servizio o una prestazione. Diventa di colpo un soggetto economico minoritario, all'interno di un mercato non adeguatamente concorrenziale perchè controllato da agenti in posizione decisamente dominante. O qualcuno si fa l'illusione che il Sig. Rossi pur con un milione di euro possa incidere sulla domanda e sull'offerta, influenzandone il prezzo ?
Potremmo affermare, come fa l'astratta dottrina, che il risparmio torni correttamente al mondo produttivo, se, ahinoi, esistessero davvero istituzioni credibili e lo Stato non avesse abdicato negli ultimi decenni dal ruolo di garante dei mercati e regolatore dei comportamenti economici.
E allora ? Plus 24 del Il Sole 24 Ore di ieri, sabato 11 febbraio (pag.8) dice che un cliente su tre si fida della sua banca, uno su dieci della propria compagnia assicurativa. In un contesto quindi, in cui quasi tutti diffidano di tutti, pure i cittadini dello Stato e viceversa, alla lunga guadagnerà enormi fette di mercato chi   vorrà, saprà, potrà "mettere mano alla tasca" fornendo concrete garanzie oltre quelle carenti delle istituzioni. Investendo tangibilmente non solo sull'innovazione ma soprattutto sulla credibilità.  
Ennio Doris e i rimborsi del caso Lehman Brothers del 2008 sono un esempio costoso da libro di scuola e perciò, a tutt'oggi, solo sporadicamente e malamente imitato. (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

sabato 11 febbraio 2012

IL CLIENTE: LAUDATO SII O MIO SIGNORE !

Un giorno su Twitter cominciò a seguirmi Shep Hyken. Con l'abbondanza di informazioni che ormai trovi su internet ci misi poco a sapere chi fosse. Shep Hyken da Saint Louis, Missouri, la città dei Cardinals del baseball, scrittore e conferenziere, è uno dei massimi esperti americani del "customer service", della qualità del servizio e della "fedeltà" del cliente (http://www.hyken.com/). 
Dopo l'intervento di Oscar di Montigny durante il recente tour aziendale (trasformare le esperienze del cliente in emozioni) ho fatto due più due...quattro ed ho contattato l'autore del libro  "The Cult of the Customer" (Editore Wiley & Sons) chiedendogli l'autorizzazione a tradurre in Italiano i suoi post su Twitter e Facebook.
Molti di essi mi hanno subito, particolarmente colpito per le comuni esperienze con la nostra attività e l'affinità con i vari aneddoti che raccolgo dai colleghi di tutta Italia. Eccone uno sulla cosiddetta "attenzione al cliente":

"Engage with your customers. Pay attention to what they are saying. Take advantage of what you are seeing and hearing and then use what you’ve learned to surprise your customers with amazing and exceptional customer service"

"Coinvolgi i tuoi clienti. Poni attenzione a quello che dicono, avvantaggiati di quello che vedi e ascolti. Usa quanto hai imparato  per meravigliare i tuoi clienti con un servizio ed un'assistenza sorprendenti ed eccezionali"

In un altro post, Shep Hyken parla di una recente ricerca di Accenture pubblicata dal celeberrimo settimanale TIME nella rubrica online "MoneyLand". Analizza la fedeltà dei consumatori americani ai loro fornitori di servizi (clicca qui di seguito: Disloyal Customers: Most Consumers Switched Service Providers in 2011).
E' clamoroso che la maggioranza di essi abbia cambiato brand nel 2011 a causa della scarsa qulità del servizio percepita ed infatti solo uno su quattro si dichiara fedele all'azienda di cui è cliente. Ciò in particolare nel settore bancario, della Pay TV e della telefonia mobile.
Il pdf completo della ricerca è reso disponibile direttamente da Accenture a questo indirizzo:http://www.accenture.com/SiteCollectionDocuments/PDF/Accenture-Global-Consumer-Research-New-Realities.pdf


"The Cult of the Customer", pur non ancora tradotto nella nostra lingua, è facilmente ordinabile in pochi giorni tramite Amazon Italia.
Ringrazio Cindy Hiken per le cordiali emails e l'autorizzazione a presentare e tradurre il lavoro di Shep ai miei lettori italiani ! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

giovedì 9 febbraio 2012

TOH ! UN FAMILY...PINGUIN !

Dal nostro inviato a Milano 3 Antonio Aguglia !

domenica 5 febbraio 2012

IL GRUPPO: O CE L'HAI O TE LO FAI

Inizia con "io", finisce con "tutti". E' il giuramento alla bandiera di ogni cittadino americano, The Pledge of Allegiance. Nel "Puzzle della Vita", appena edito in Italia da Sangiovanni's Editore (www.sangiovannis.com), Jim Rohn ricorre al più alto degli ideali di appartenenza per spiegare come nessun uomo possa avere successo senza l'aiuto degli altri (Non possiamo avere successo da soli, pag.64). Questa ad esempio è un'esperienza quotidianamente vissuta nell'azienda ove lavoro. Caro collega, venditore o consulente che tu sia o ti senta, particolarmente nel nostro settore il sostegno del gruppo e dell'organizzazione è fondamentale. Altresì la fedeltà all'Azienda, ai suoi valori, alle sue politiche di business, finanche allo stesso management finchè ci resti. Quella del "Gruppo" non è una tematica esclusiva dei capi-vendita, perchè il successo quali-quantitativo di un'organizzazione non porta profitto soltanto a loro, pensaci bene. Non un attimo, ma molto a lungo. Il rischio concreto delle attività di vendita vissute da "solitario" è che spesso non durino a lungo, tante sono le variabili interne-esterne, non sempre propizie, che un venditore può trovare lungo il suo cammino. Del resto le scienze sociali insegnano come l'uomo sia l'animale sociale per eccellenza. Quando il sano spirito di competizione che appaga l'esigenza dell'individualità si corrompe nella diffidenza verso gli altri, l'invidia, il possibile autoisolamento, là, allora, è possibile pedersi la grande chance della cooperazione. Ho riscoperto quant'è sentito nel mondo dei giovani lo spirito di gruppo e appartenenza, direi sviluppatissimo. Pur in attività che sono decisamente individuali, come studiare all'università. Chi mi segue su questo blog e su Facebook, sa della mia recente esperienza di studente in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi "Suor Orsola Benincasa" di Napoli. Fatto decisamente insolito, non lo nego, avvicinandomi alla "terza età": scopri di colpo che il tuo cervello, dopo trent'anni che non studi più, è tremendamente in difficoltà non solo con le funzioni matematiche di Economia, ma pure a memorizzare cose una volta molto semplici, nomi, fatti e date. Leggi, ti pare di comprendere e memorizzare l'argomento ma...dimentichi un pò tutto la mattina appresso !
Rispetto a trent'anni fa, l'era di internet ha reso gli studenti ancora più organizzati, uniti. Non più soltanto coppie che studiano assieme, nemmeno più solo i gruppetti fra i quali si va maggiormente d'accordo e ci si vede il sabato sera. Facebook ad esempio, con i suoi "gruppi chiusi o aperti" ha fatto di un corso di laurea una vera e propria community, un villaggio. Io sto con gli "Scomunicati" creato da Valerio Barbarulo (che io chiamo scherzosamente "Barbablù") e su quello spazio virtuale scambio cose assai concrete quali riassunti di testi, esercizi svolti e commentati, dettagli di amministrazione e segreteria... Iscrivermi all'università la scorsa estate fu semplice come pochi click al computer. Solo poi mi resi conto di averla fatta un pò grossa, con i tanti impegni che già ho. Ora tutto mi sembra più semplice e fattibile, grazie a Barbablù e compagni. Ho già fatto due esami in tre mesi, due 25. Niente male per me che raschio il tempo di studio mentre viaggio, a letto prima di prendere sonno o, caro lettore pardon, sulla tazza del water ! Indubbiamente devo quest'inizio spedito anche al gruppo che ha saputo accogliere il   suo "ultimo arrivato" ! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata. Ringraziamo Danilo Sangiovanni,  Presidente di Sangiovanni's Editore, www.sangiovannis.com, per la copia saggio de "Il Puzzle della Vita" di Jim Rohn che menzioniamo  in questo post)

giovedì 2 febbraio 2012

L'UOMO IN PIU'

I promotori finanziari chiudono bene un difficile 2011 per mercati finanziari ed economia. Il Sole 24 Ore in edicola martedì 31 gennaio, in un articolo di Isabella Della Valle, riporta i dati "Assoreti" di dicembre su base mensile ed annua complessiva. L'articolo è liberamente fruibile anche online a quest'indirizzo (clicca). Nella più tradizionale delle sfide, le reti segnano nel mese un attivo di 1,8 miliardi di raccolta, contro i 36 di passivo registrati dagli sportelli. Inoltre, testuali parole de Il Sole: "...Nella graduatoria delle società per raccolta netta complessiva, su base annua la pole position spetta a Mediolanum, seguita da UniCredit e da Banca Fideuram. Le prime due posizioni non cambiano su base mensile..."
La pagina web che segnaliamo è corredata dai dati analitici.
Il link preciso per sacricarli è qui. (Maggiorino Guida)