domenica 26 agosto 2012

LA TUA LIBERTA' IN UN GESTO

Se hai almeno quarant'anni sarà certamente capitato anche a te. Quando hai imparato ad esprimerti fluentemente alla scuola dell'obbligo, parlo del linguaggio strettamente "verbale", hai pure spontaneamente cominciato a gesticolare. E ti è stato detto a proposito dell'uso di braccia e mani mentre parlavi che era meglio non farlo. Anzi l'uso troppo marcato era segno addirittura di maleducazione! La comunicazione di quei tempi, prendi la TV, era infatti tutto "pulpito & cattedra", completamente nelle mani di chi gestiva il potere in tutte le sue forme, da quello squisitamente politico a quello scolastico, ad esempio. 
Relegato in quell'età dell'immaturità sociale, la tua famiglia e la tua scuola, secondo la più rigida impostazione pedagogica di quegli anni, ti volevano sottomesso. Come se paradossalmente ti fosse negato, per ordine pubblico, un gradino fondamentale dell'evoluzione umana: quello dell'homo erectus di milioni di anni fa. 
Il mondo scientifico negli ultimi anni si è diviso sulla vecchia teoria che gli antenati più lontani dell'uomo siano stati effettivamente dei quadrupedi, camminando per così dire carponi. Gli studi sui reperti scheletrici degli ominidi di milioni di anni fa, farebbero escludere che l'uomo abbia mai usato le nocche delle mani per la deambulazione. E' innegabile però che l'acquisione della postura eretta ha liberato il tronco, gli arti superiori e le braccia per nuove funzionalità. Anche nella comunicazione. L'homo erectus ha allargato le potenzialità del suo linguaggio non verbale attraverso i gesti. 
La caduta del Muro di Berlino ed il vento della libertà che ha pervaso gli anni a cavallo del nuovo millennio, nuovi modelli di potere e controllo sociale hanno portato a rivedere anche i contenuti espressivi del mondo occidentale. Gesticolare non è più segno di cattiva educazione. Anzi, tutta la comunicazione non verbale ha assunto un peso specifico importantissimo nei rapporti interpersonali. Fintanto da essere oggetto di approfonditi studi scientifici.  
Barack Obama, ad esempio, si dice abbia vinto le elezioni alla presidenza degli Stati Uniti grazie ad un uso intensivo e rigorosamente studiato a tavolino  della sua comunicazione elettorale. Dall'impiego di internet a quello dei social network. Passando attraverso una preparazione meticolosa dei discorsi che comprendesse tutte le componenti non strettamente verbali. Si dice che Obama, prima di parlare in pubblico, provi e riprovi maniacalmente. Secondo un articolo di "La Repubblica.it" del 2009 che è ancora consultabile online (qui), il Presidente si allena come farebbe un attore, accentuando proprio la gestualità di braccia e mani con movimenti dall'alto verso il basso. Dunque anche tu, pensaci, hai potuto esprimerti a gesti da quando hai conquistato la libertà di camminare. Perchè quando un bimbo cammina è come se non avesse più le mani legate! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata).

domenica 19 agosto 2012

FRA L'INCUDINE E IL MARTELLO !

Vogliamo fare a..."chi più ne ha, più ne metta" in questo torrido agosto ? Mario Monti dichiara guerra all'evasione fiscale, mentre, come recita un giornale, i tanti contribuenti onesti (fra questi milioni di lavoratori dipendenti, aggiungo io) dovrebbero dichiarare guerra a lui!
Sono essi in primis a pagare lo scotto della "spending review" che impatta inevitabilmente su quello che è rimasto del welfare. Lo Stato, per un assunto kelseniano riparafrasato, tutto può, se vuole. Quanto convinta è stata sin qui da noi la lotta all'evasione, alla criminalità, al malaffare e alla commistione fra politica ed interessi privati ? Ci voleva un Prof. della Bocconi ? E quante patacche sono state servite agli Italiani utilizzando la TV, anche quella di Stato, a servigio dell'adescamento pubblicitario ?
Lo Stato tutto può se vuole, ma la storia assegna sempre ai suoi cittadini la ricerca di un nuovo ordine sociale.
Abbiamo mentalmente "archiviato" Madoff, vero ? La sua catena di Sant'Antonio ? Ripensateci. Col senno di poi non vi insospettisce quell'etichetta di solitaria canaglia ? Infatti Madoff non chiude un ciclo, anzi.
Aperto a cavallo del nuovo secolo con i grandi fallimenti di Enron e Worldcom che, fu scritto, si rivelarono delle autentiche "scatole vuote" (qualche lettore lo confessi che se ne era scordato di queste due!), possiamo dire che il "buco Parmalat" e l'implosione di Lehman Brothers, riviste e corrette, siano  solo un inesorabile  punto di passaggio.
Dopo i magistrati di Trani, piccolo avamposto di provincia, altre procure e altre nazioni ora pongono la lente d'ingrandimento sull'operato delle agenzie di rating.
Mentre è scoppiato lo scandalo del "Libor": forse alcune "authorities" sapevano. Alcune banche sono ree confesse, stando ai giornali avrebbero già patteggiato la "pecunia". Come se bastasse una multa per riprendersi la faccia!
Sembra proprio di essere dentro quell'album di Antonello Venditti del lontano 1988, il cui titolo era, ahinoi, un tragico vaticinio: "In questo mondo di ladri".
E noi che si fa, cari colleghi promotori e cari colleghi (ancora) allo sportello? Siamo quelli che stanno fra l'incudine e il martello. E possiamo affermarlo con orgoglio. Perchè, euro sì o euro no, ogni giorno i giornali ne scrivono una, siamo quelli che detengono la concreta "prossimità" del rapporto coi clienti.
Quelli che hanno un nome e cognome, quelli in carne ed ossa.  Noi clienti come massa che fanno numero per il marketing e le ricerche di mercato.
Gustavo Zagrebelsky, giurista emerito, in passato presidente della "Consulta", definisce la Costituzione col termine di "diritto mite", essendo clamorosamente priva, almeno qui in Italia, della forza coattiva delle leggi per così dire ordinarie.   Io aggiungerei un significato meno formale: il diritto dei "buoni propositi".
Perchè l'articolo 47 della nostra Costituzione sono oltre sessant'anni che così recita:

"La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito.
Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese"
Perciò orgogliosi di essere fra l'incudine e il martello. Quell'auspicabile nuovo ordine sociale, per quel che compete al risparmio e ai suoi mercati, passerà anche per chi ha saputo prendersi la sua concreta fetta di responsabilità. Aziende e soprattutto uomini. Ed esserci. Nel momento in cui i risparmiatori più ne hanno sentito urgente bisogno. Lì non sempre ci trovi tutti: nè  le Aziende, nè le Autorità. (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

domenica 5 agosto 2012

BUONE VACANZE !

Come tradizione ad agosto, una "cartolina" di Vico Equense (Na) accompagna i nostri auguri di buone vacanze. I lettori interessati troveranno informazioni turistiche sulla ridente cittadina che ospita la nostra redazione su: http://www.vicoturismo.it/.

Il blog riprenderà i suoi post dopo Ferragosto. Aggiornamenti minori e notizie flash comunque non mancheranno sulle pagine Facebook! (La foto a corredo è tratta dalla bacheca Facebook della Prof.ssa Claudia Scaramellino)

venerdì 3 agosto 2012

CHI DI NOI NON HA MAI ROSICATO ALMENO UNA VOLTA ?

Gli sfoghi impetuosi dei nostri nuotatori nel post gara delle Olimpiadi di Londra, in alcuni casi il piangere sul latte versato addossando ad altri la colpa (l'allenatore ?), mi riportano alla mente quello che il "Maestro" Dale Carnegie identifica addirittura come il principio più importante del successo personale e del proficuo rapporto con gli altri. Dale infatti così avverte i suoi allievi: Non criticate, non colpevolizzate, non lamentatevi. Il perchè è presto detto. Essendo la comunicazione un processo interpersonale complessissimo, mai riconducibile a uno scambio meccanico-binario il cui esito sia rigidamente un "on-off" o un "sì-no", argomentare costruttivamente una critica per come è suscettibile l'ego umano, è un'impresa ardua. Privi delle tecniche opportune, cari lettori, diciamolo pure, è un'impresa impossibile. Infatti "la comunicazione si profila dunque come una dinamica interattiva e pluriplanare fra soggetti, nella quale è rarissimo che ci si capisca del tutto o che non ci si capisca per nulla. Nella quasi totalità dei casi...ci si capisce un pò." (Stefano Gensini, Manuale di Semiotica, Editore Carocci,  pag.55). Sforzarsi a parlare bene degli altri è anche una valida palestra per imparare a parlarsi bene dentro. Trovare negli altri uno spunto per complimentarsi è il primo passo per rinsaldare l'amicizia. Anche quella con se stessi quando il dialogo è interiore. Dicevo delle tecniche. Gratificare innanzitutto, anteporre alla critica troppo facile e immediata l'interesse a saperne di più ed approfondire attraverso le domande, trasformare il biasimo in "suggerimenti".  Qui è portentosamente utile riferirsi alle proprie esperienze e ai tanti errori che abbiamo fatto pure noi. "A me capitava che...Sapessi quante volte mi è successo che..." sono un'introduzione chiave per far sì che la critica diventi un'alternativa costruttiva da suggerire e far provare. Stefano Magnini e la Federica nazionale faranno bene ad impratichirsi con l'arte della maieutica e del coaching. Campioni di tale grandezza nel firmamento dello sport, sarebbe un vero peccato che prima o poi non diventino loro stessi allenatori dei campioni che verranno. L'eccellenza nello sport soggiace anche alle leggi biologiche che fanno prima o poi di ogni scarpa...uno scarpone! Tendere all'eccellenza nella vita invece prosegue fin quando qualcuno ci si applichi. E qui, anche l'ultimo giorno che è scritto che sia è un giorno utile, eccome. (Maggiorino Guida, riproduzione riservata. L'immagine a corredo di questo post è un copyright di Dale Carnegie Training, sito italiano su: www.dalecarnegie.it)