domenica 1 dicembre 2013

NULLA E' PERMANENTE SE NON IL CAMBIAMENTO!

Una rara edizione originale degli anni '40 di "Come vincere lo stress e cominciare a vivere"
 
Lo scrive Francesca "Cecca" Redaelli, Marketing Coordinator di Dale Carnegie Italia (www.dalecarnegie.it), nella sua newsletter mensile, riportando parole ormai leggendarie di Eraclito di Efeso. Sembra uno scherzo del destino e ve ne racconto il perchè.
Vado a trovare Francesca il giorno appresso la Convention Supervisori e Manager di Banca Mediolanum tenutasi ad Assago. 
La mia visita alla sede di Milano dura un'oretta, parliamo di tutto e di più, la bombardo di domande sul loro lavoro (per me Dale Carnegie è l'indiscusso Maestro di tutti noi che abbiamo a che fare con le persone), poco o nulla le racconto del mio. Però il giorno appresso, toc-toc, mia arriva la sua email ;-) Alquanto singolare, vi pare ?
Un buon "change managemet", per la Dale Carnegie, parte dunque dall'identificazione delle ragioni del cambiamento ed un'efficace, motivante comunicazione al proprio team. 
Non faccio da inutile eco alle parole di Franci. Piuttosto vi invito a correre sulla pagina del loro sito ove potrete non solo leggere la breve newsletter ma piuttosto scaricare un' utilissima dispensa in italiano con precisi schemi operativi sulla gestione del cambiamento e consigli per affrontarla con successo nel proprio ambito lavorativo. Il download è previa registrazione, che vi consiglio caldamente. Come in tantissimi già hanno sperimentato, dalla più acclamata "university" sulle "scienze interpersonali" riceverete sempre utili spunti per la vita quotidiana e il lavoro, mai spam meramente commerciale. Ergo, cliccate qui! http://www.dalecarnegie.it/change_management/ (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

sabato 6 luglio 2013

MY COACH !

Uso il blog per ringraziare Franci "Cecca" Redaelli, Marketing Coordinator di Dale Carnegie Italia. E' Franci che mi ha procurato la bella foto del "Maestro" Dale Carnegie che fa mostra di sè nel segnaposto/segnalibro in cartoncino che mi sono fabbricato :-)
Torna forte in me l'intima passione a parlarvi de "IL LIBRO"! Cioè il manuale per eccellenza di quanti fanno delle relazioni umane, non solo il quotidiano perchè ciò vale per tutti, ma anche il proprio pane professionale. Infatti, visti gli anni in cui è vissuto (1888-1955), Dale Carnegie è a mio avviso a pieno titolo il padre dei moderni autori motivazionali italiani ed esteri.  Non di rado ne becco qualcuno a descrivere una tecnica di Dale come farina del proprio sacco, ahi, ahi! :-)
Allora: venditori e manager delle reti commerciali, penso soprattutto a voi. "Come trattare gli altri e farseli amici", di cui altre volte ho già parlato su queste pagine, è la vostra bibbia.
La premessa la potete estrarre da un trafiletto a pagina 37 del volume edito in Italia da Bompiani: 
"Trattando con la gente ricordiamoci che abbiamo a che fare con creature governate non dalla logica ma dalle passioni, impastate di pregiudizi e mosse dall'orgoglio e dalla vanità".

I "principii", che sono l'essenza di ogni capitolo e perciò ne diventano il sigillo delle pagine che lo compongono, è come fossero davvero chicchi d'oro della vita.
Prendete solo i primi tre ad esempio, dei 30 dell'intero libro:

Capitolo I: Non criticate, non condannate, non recriminate
Capitolo II: Siate prodighi di apprezzamenti onesti e sinceri
Capitolo III: Suscitate negli altri la vostra stessa volontà

E per i supervisori e manager è come il cacio sui maccheroni la sezione finale di nove capitoli col suo preambolo: "Essere un leader. Come far cambiare opinione agli altri senza offendere e suscitare risentimenti".
Impossibile che vi possa bastare, lo so! Perciò questo spunto di riflessione alla tastiera del mio pc, sia per voi un caldissimo consiglio d'acquisto.
"Come trattare gli altri e farseli amici" (seguito di recente anche dall' edizione rielaborata per l'era digitale, ma voi partite sempre leggendo il testo "classico") è un  pratico tascabile Bompiani. Largamente diffuso in libreria o sugli scaffali online al prezzo di scarsi 10 euro. Ma pur a pagarlo dieci o cento volte di più, garantito, sarebbero soldi ben spesi! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

domenica 16 giugno 2013

EHM EHM... LO SO!

Ehm, ehm...lo so! Mi fa imbarazzata la gentile signorina del call-centre di Trenitalia quando le faccio notare che quelli di Italo hanno una gestione degli indennizzi da acquisti su internet praticamente istantanea (vedi post del 14 aprile), quasi senza muovere un dito da parte del cliente. Mentre con la nostra beneamata Trenitalia, nostra perchè è per un pezzettino di tutti i noi contribuenti, devi: 
1) Attendere almeno 20 giorni affinchè nei loro sistemi sia conclamato il ritardo del treno che hai preso
2) Farti parte attiva con mail e telefonate al call-centre (addebitate con più di un euro alla risposta più un 'altro euro ogni minuto di conversazione, il tutto più IVA...).  Altrimenti, in automatico come Italo, questi ti accreditano solo un bel nulla!
Infatti, per la piccola entità della cifra contesa, per evitare la gabella del telefono avevo inviato un reclamo via email. Trenitalia ha risposto con le scuse e la loro "policy" della gestione degli indennizzi da ritardo...ma senza alcunchè di concreto. Una pagina intera di blà, blà. Devi telefonare caro consumatore :-)))
Questi ci fanno o ci sono ? Mi sono chiesto leggendo. Ai voi lettori e clienti la non difficile risposta. Nel frattempo altri venti giorni, sì. Il numero magico Trenitalia per prendere tempo è 20. Ora che l'istanza è correttamente indirizzata, il timer riparte punto e accapo! :-) Buon viaggio, cari lettori!

domenica 26 maggio 2013

IL MAESTRO DENTRO UN'APP!

Franci "Cecca" Redaelli, Marketing Coordinator di Dale Carnegie Italia, mi scrive su Facebook. Quella che è "la scuola" mondiale per antonomasia di personal leadership è ora interamente fruibile in pillole fra le "app" di iTunes (ed in forma ridotta anche per Android e BlackBerry).
Per festeggiare i 100 anni della fondazione della casa madre americana, i files sono scaricabili addirittura gratuitamente sino al prossimo 22 ottobre 2013, when we turn 101...recita il sito.
Caro lettore, per iniziare dunque  un cammino curiosamente tutto tecnologico verso la sapienza antica del Maestro Dale Carnegie, puoi partire cliccando qui: Dale Carnegie AppCenter
Porta un nostro coach sempre con te, conclude Franci. E noi, immaginando che sia femmina e carina almeno quanto lei, non ce lo facciamo ripetere due volte! :-)
(Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

domenica 14 aprile 2013

METTI IN CONTO IL CLIENTE INSODDISFATTO...

Potrai metterci impegno, dedizione, cura del dettaglio. Prendi un'azienda ferroviaria. Come non mettere in conto il disservizio, il ritardo, ad esempio, per la neve che blocca i binari o l'ormai proverbiale ladruncolo di rame sulla linea. Puoi lavorare per far tendere a zero l'insoddisfazione dei tuoi clienti, ma sono tanti gli elementi, accadimenti pure casuali, che fanno del loro possibile malcontento una derivata matematica, impercettibile, ma inalienabile. E allora che si fa?  Italo, il servizio ferroviario di NTV (l'azienda che si chiama Nuovo Trasporto Viaggiatori www.italotreno.it) mi è parso organizzato alla perfezione per affrontare l'ineluttabile fatalità.
Sono con altri sette compagni di viaggio in attesa del Napoli-Roma delle 8,15 di domenica scorsa, 7 aprile, quando già alle 7,30 mi arriva il doppio messaggio (SMS/email) che il mio treno partirà con almeno 40 minuti di ritardo per cause di forza maggiore. Il ritardo diventa di 60 minuti alla partenza e ben 65 all'arrivo a Roma Tiburtina. Vi risparmio il nostro brontolìo, altresì quello delle centinaia degli altri clienti di Italo di quella mattina.
Del tipo: stavamo meglio prima o meglio ora ? Fu vera concorrenza o solo pubblicità? Eravamo in otto dicevo e arriviamo in cinque perchè già alla partenza tre di noi decidono di non partire più per il ritardo, come da indicazioni ricevute dal personale di Casa Italo, la biglietteria/sala d'attesa che trovate nelle stazioni servite da NTV.
Infatti, allo scoccare dell'ora di ritardo sin dalla partenza, si ha diritto al rimborso integrale nel caso si decida di rinunciare al viaggio. Pur essendo domenica, già alle tre del pomeriggio ricevo via sms la conferma che ci verrà accreditato il rimborso del 25% dell'importo pagato per i 65 minuti di ritardo all'arrivo. E dopo due telefonate ricevute dal customer care di Italo per la gestione del reclamo dei tre passeggeri non più partiti, sono appena le 17 della stessa domenica quando ricevo sempre via sms ed email conferma del loro "scorporo" dal biglietto cumulativo col relativo riaccredito anche dei 114 euro dei loro biglietti pieni di andata e ritorno!Brontolio e mugugno diventano una piacevole, quanto inattesa sorpresa.
E l'immediato riaccredito dei soldi è per noi il più immediato convincimento dell'effettivo e tangibile rispetto per il cliente. Nel giro di appena otto ore, un efficacissimo customer caring & problem solving riporta Italo al top delle nostre simpatie. Anzi, rispetto a quando ne avevamo scelto il biglietto, pure un gradino più su. Tutto questo grazie ad un odioso ritardo, scontatissimo, prima o poi, per chi viaggia in treno! Cari lettori, pensateci su! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

sabato 6 aprile 2013

A CHE SERVE UNA MEMORIA LUNGA...SE LA STORIA E' CORTA?

Siamo in tanti. Tanti colleghi, ma soprattutto tanti clienti. Ce l'avete voi uno che è nato proprio nel 1929? L'anno della (prima) grande crisi ? Il mio si chiama "Mimmo" ed è un arzillo comandante in pensione di navi passeggeri. Quelle di quando il turismo crocieristico era destinato alle elites. Ed io infatti ne ascolto, a volte per ore, i racconti, gli aneddoti. Dell'epoca di quando al timone di una nave transoceanica c'era un cervello, tanta scuola fatta sui libri e tanta gavetta per mare. I computer non esistevano. 
Lo sapete che solo ora mi rendo davvero conto conto che quel lontano, fatidico 1929 è giusto la "classe" del mio amico Comandante"Comandà! Ma lei ci pensa che la Federal Reserve, la Banca Centrale degli Stati Uniti ha appena 16 anni più di lei ?"  In preda all'eccitazione di aver riscoperto...l'ovvio, così mi verrebbe voglia di esordire la prossima volta che lo incontro. "E che la Banca d'Italia, nelle sue funzioni d'istituto pubblico, è invece addirittura di 7 anni più giovane ?"
"Toh! Guardi Comandà, che pure l'INPS, nella precisa denominazione di ora mica è nata secoli fa. Lei aveva già quattro anni..."
Quant'è breve la storia dell'Evo Moderno economico-finanziario dell'Italia e del mondo che a volte ci è parso di vedere millenaria! Mentre col vecchio lupo di mare io riprendo a farmi raccontare di viaggi e bastimenti, interrogo voi, miei cari colleghi, miei cari lettori.
Quali sono le "serie storiche" su cui fare affidamento, se sono serie di una storia  tanto corta? Purtroppo e consentitemi lo sfogo, per anni ci siamo letti e riletti Jeremy Siegel col suo "Stocks for the long run" manco fosse la Bibbia e i tempi narrati... quelli di "Re Salomone",ahinoi.
Le vorticose vicissitudini di questi anni recenti ci trovano impreparati, perchè l'esperienza che il mondo si è fatto di mercati ed economia è tanto succinta da non fare testo. Tanto più per l'impatto, via, via, esponenzialmente più accentuato, di tecnologia, media & comunicazione. 
Caso Cipro? Conta ancora al giorno d'oggi la garanzia degli Stati sul risparmio? Forse ne sappiamo più su vulcani e terremoti, campo nel quale fior fiore di scienziati  ammette i limiti dell'attuale conoscenza.  E solo per questa candida ammissione ci vorrebbe un premio.
Perchè se l'attuale Testo Unico Bancario è appena del 1993 (introduzione in Italia della banca "universale" e conseguente commistione di credito e finanza), allora vuol dire che in questa materia l'Evo Moderno è appena ieri.
Davvero finiremo col fare "un pò per uno, non fa male a nessuno...", neonati compresi (30.000 euro a cranio, affermava provocatoriamente Giuliano Amato sulle colonne de Il Sole 24 Ore a inizio 2011), per ripianare il debito pubblico? 
Nessuno può prevederlo davvero per il più ovvio dei motivi: il caso non ha precedenti. Ed un "caso senza precedenti" è clamoroso solo per i limiti biologici e temporali della vita e della percezione umana che ne rendono quindi assai possibile la fallacia. 
Nuovi scenari  sono universalmente da sempre nella natura delle cose. Tanto più nella finanza con le regole e le tecniche di oggi che non hanno radici nella notte dei tempi.
E per chi fa il nostro lavoro, per chi si occupa di risparmio, caro collega, sono plausibili, anzi obbligatori, orizzonti del tutto nuovi nella diversificazione e nella pianificazione finanziaria. 
Archiviata per ora l'euforia irrazionale, ci restano molte meno certezze ma anche meno limiti all'immaginazione di qualsivoglia tinta. Mimmo, l'amico comandante che è pure amico vostro ormai, classe 1929, si è stancato ad esempio di quel vecchio cassone che aveva per pc. In banca ci vuole entrare con il tablet ormai. Addirittura. Lui che fieramente afferma che i calcolatori fanno ignoranti i comadanti delle navi! Allora, si contraddice?
A pensarci bene non è del tutto una contraddizione, perchè significa guardare sì al futuro ma, con sobria consapevolezza. 
Contribuire per quanto ci compete ad un nuovo ordine sociale. Col fine comune di preservare il valore delle cose. (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

sabato 16 marzo 2013

SIAMO TUTTI VENDITORI!

Lettrici & lettori!  Qualcuno storce ancora il naso quando dico che "Siamo tutti venditori"? All'omonimo libro di Gianfranco Conte, fondatore di Iperclub, mi è riandato infatti il pensiero dopo il gustoso aneddoto che sto per raccontarvi. Ore 13,30 al nuovo ufficio di Pompei dei Promotori Finanziari di Banca Mediolanum. Bussa un tizio dal cappellino verde. Si vede chiaramente che è il ragazzo di un bar, di una tavola calda. 
"Guardi, ci deve essere un errore, non abbiamo chiamato noi" fa chi gli apre. "No, no" fa lui. "Siamo vostri vicini di casa, benvenuti. Questi sono assaggi dal nostro menu, qui trovate scelta e prezzi, questo il telefono...arrivederci" Con la sinistra reggo un appetitoso tagliere di formaggi e salumi mentre con la destra gli stringo la mano. Lui sorride e va via ;-) Te capì??? :-)))) (Maggiorino Guida, da un mio post su Facebook)

domenica 3 marzo 2013

L'ASCENSORE PER IL 7° PIANO...DEL PALAZZO DELLE POSTE!

Hai anche tu  una tv in cucina o nella sala da pranzo, vero? Il legislatore consideratane la pericolosità ha proibito la pubblicità subliminale. Quella che i pubblicitari sono tanto bravi da "inoculare" sotto la soglia della tua attenzione.  Ma paradossalmente, la sera alle 20,30, quando rientri da lavoro e sei a capo chino nel piatto di minestra, ogni spot del primetime potenzialmente può diventarne stretto parente.
E così l'audio dei "buoni postali fino al 7%" (ieri sera ero con gli occhi e la fame "dentro" la pasta e fagioli!) ha provocato in me solo il riflesso incindizionato di sobbalzare sulla sedia. Ma a quanti altri avrà suggerito di fare all'indomani una capatina alle Poste?

Parlo dell'ormai ben nota pulsantiera dell'ascensore con la quale Poste Italiane reclamizza i suoi buoni postali "3x4". Succede oggi che le leggi agguerrite del marketing affidano il successo di un titolo di stato (che ad onor del vero riconosciamo come un buon prodotto di durata medio/lunga) alle disinvolte liceità pubblicitarie del libero mercato.
Ed infatti così recita un esperto:"In questo senso la comunicazione pubblicitaria appare oggi una delle forme di comunicazione meno innocue e per questo più meritevoli di attenzione..." (Stefano Gensini, Manuale di Semiotica, Ed. Carocci, pag.318). Un colpo d'occhio alla progressione dei tassi lordi del titolo in vigore dal 1° marzo (da http://www.poste.it/bancoposta/buonifruttiferipostali/BFP3x4.html) fornirà a voi lettori una prima,  effettiva comprensione.
Mentre qui, a concludere, potrete scaricare il foglio informativo completo. (Maggiorino Guida, riproduzione riservata).

domenica 17 febbraio 2013

IL SUPERVISORE DI PIERINO!

E se "Pierino" avesse avuto un maestro invece della proverbiale maestra? E se il maestro fosse un moderno supervisore, capoarea o quant'altro di analogo nelle moderne reti commerciali?
Caro lettore, quanti capi hai cambiato nella tua carriera di venditore? Sia che tu sia uno di primo pelo, sia che tu invece sia scafato di questa attività, prima o poi certamente ti è toccato come capo il tipo "ruvidiccio". Quello sempre pronto alle bacchettate, forse avvinto dai film americani sul proverbiale sergente di ferro, immancabilmente incline a farti sentire il "Pierino" della situazione.
Eppure se c'è una cosa che ti mette dritto sulla corsia preferenziale dell'antipatia da parte degli esseri umani è quella di dargli torto o trovargli un difetto. Caro lettore, che tu sia il capo o il subalterno della situazione, tienilo a mente per migliorare i tuoi rapporti con gli altri o almeno gestirli alla meno peggio.
Infatti la piccola bibbia delle relazioni interpersonali, "Come trattare gli altri e farseli amici" del Maestro Dale Carnegie, così titola i primi due capitoli: 1) Non criticate, non condannate, non recriminate 2) Siate prodighi di apprezzamenti onesti e sinceri. Immaginalo uno che fa il nostro "tosto" mestiere, quotidianamente alle prese con i clienti a volte pure incazzati e gli accidenti che capitano ai mercati, a subire altre botte sulle balle :-))) da parte del proprio capo! 
Che peccato ha fatto per meritarsi tutto ciò? :-)) E allora, caro supervisore, se ritieni che il tuo "Pierino" abbia molti difetti, esercitati e impegnati a trovarne invece un merito, un'eccellenza, perchè di sicuro almeno una ce l'ha. Sostieni ed incoraggia perchè per quello ti pagano, non per emulare gli attori dei classici di guerra.
Solo dopo averlo fatto con argomentazioni convincenti e dettagliate affinchè risultino credibili, passa poi ai suggerimenti. Sì, suggerimenti, perchè in quelli devi trasformare i tuoi "cicchetti". Prendili dall'esperienza delle cose che sono capitate pure a te e mettili a fattor comune. Dillo esplicitamente che anche a te capitava. 
E suggerisci di provare quella soluzione che a te, sii sincero, seppur non risolse l'atavico problema della vendita (i clienti non crescono sugli alberi...), almeno migliorò l'andazzo delle cose! Tanto comuni sono queste situazioni nella vita di tutti i giorni, che vivamente ne consiglio l'esercizio in tutte le relazioni della vita. Trattieni sempre le critiche, almeno il tempo che occorre per farle precedere da un onesto complimento. Aiuterai gli altri a crescere e a te procurerai meno nemici!  (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

martedì 22 gennaio 2013

INTERNET LIEVITA DA FAR IMPRESSIONE



"The Post Internazionale" (http://www.thepostinternazionale.it/), usando le precise parole con cui la testata si descrive,  è un giornale online:
"raccontiamo storie dal mondo con reportage, inchieste e fotografie. Ogni giorno la politica internazionale senza giri di parole.  La redazione è composta da giovani reporter e collaboratori in tutto il mondo."
Ci ha particolarmente colpito un suo video sull'impressionante sviluppo di internet. Lo condividiamo con quanti ci seguono sul blog. Enjoy!  :-)

domenica 20 gennaio 2013

IL PROFITTO E IL SALARIO...

 
Caro lettore, ben ritrovato! Ci chiediamo come tu riesca a destreggiarti nel quotidiano accavallarsi di notizie dei media. Ad esempio, secondo il Codacons, gli acquisti dei saldi invernali 2013, seppur in calo rispetto all'epoca pre-crisi, tirerebbero più dello scorso anno. Ne parla il settimanale "Il Mondo" e puoi consultare l'articolo online qui. 
Noi diciamo che i media, forse consapevoli del livello medio di attenzione  del loro pubblico (prendi uno che guarda il TG della sera col piatto in tavola e dopo una giornata di lavoro...) generalizzano disinvoltamente su PIL, ripresa, profitti e salari.
Infatti, dimmi tu caro lettore, senza interventi statali di redistribuzione della ricchezza, quanto, quando e quando mai potranno aumentare i consumi di un salariato medio da mille, milleduecento euro mensili.  Ai suoi telespettatori, per aprirgli gli occhi, la TV pubblica dovrebbe riservare un'introduzione alle moderne teorie economiche. Partendo inevitabilmente da Adam Smith, si potrebbe pure fermare a Marx e Keynes.
Perchè quelle più recenti, del liberismo economico assoluto, dell'egemonia di mercato, almeno qui in Italia, con l'avvento dell'euro, non hanno altro  prodotto che l'incipiente proletarizzazione della media borghesia.
I salvataggi bancari post-Lehman hanno richiamato in causa in tutto il mondo la funzione regolatrice delle Istituzioni. Ad esse noi ci rivolgiamo per una vera, nuova politica economica e non solo fiscale. Per i conti delle tasse infatti, ahinoi, basta un foglio a quadretti per fare tanto a testa come è stato fatto per l'IMU. 
Annotiamo le contraddizioni che ci trasmette la tv, confidando dunque in una nuova classe politica riformatrice.  Perchè dobbiamo riconoscere che la mano pubblica ha portato negli ultimi cent'anni l'Italia fra i Paesi maggiormente industrializzati, almeno quanto hanno fatto l'innovazione e la libertà d'impresa.
Prendi ad esempio l'istituzione di IMI e IRI negli anni '30 per fronteggiare il contagio della crisi economica, bancaria e produttiva. Prendi l'ENI poi, quale contributo propulsivo alla ripresa industriale del Paese nel dopoguerra e ci fermiamo qui.
Per noi, professionisti del risparmio, non cambia il mestiere a prescindere da chi governerà. La cura e la difesa del tesoretto di quella grande fabbrica del risparmio che è (o è stata...) la famiglia italiana.
Anche quest'anno alle prese con le incognite sul futuro e, da quello che dicono sempre i media, un'unica certezza. Il nuovo "Redditometro" in arrivo, di cui tutti i partiti però, per opportunità elettorale, disconoscono la paternità! :-) (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

martedì 1 gennaio 2013

1.1.2013 :-)

A tutti i lettori l'augurio che sul nuovo anno splenda tutti i giorni il sorriso :-) Vostro, Maggi