Me spiego: da li conti che se fanno secondo le statistiche d’adesso
Rimastoci un po’ di sale, lì per lì, potetti solo “incartare” l’arguzia di Salvatò. Quell’osservazione invece sarebbe divenuta poi un grande insegnamento per incontrare efficacemente il mercato acquisito e potenziale. Soprattutto per valutare e confrontare coi clienti le performances riportate dalla carta stampata, quelle percepite attraverso la pubblicità, rispetto a quelle concretamente realizzate nei tempi e con le modalità di effettivo possesso, ad esempio di un fondo comune.
Per ridurre quanto più possibile il divario fra statistica e realtà, la normativa prevede stavolta che il cliente fruisca dell’ISC con duplice modalità temporale. Quella all’origine del rapporto, ex ante, attraverso il Foglio Informativo e il Documento di Sintesi e quella ex post, con l’estratto conto di fine anno che vede fra gli allegati un nuovo documento: il Riepilogo Spese.
Pur comprendendo il ventaglio delle voci di costo sia fisse che variabili, il nuovo indicatore introdotto, non contempla l’imposta di bollo (€ 34,20 anno), né gli interessi eventualmente applicati, sia attivi che passivi. Alcuni istituti, in particolare le Banche di Credito Cooperativo, mettono a disposizione della clientela addirittura il file Excel che fa da motore di calcolo dell’ISC. Ad esempio, trovate qui il file messo a disposizione sul sito della B.C.C. di Castenaso in provincia di Bologna (http://www.castenaso.bcc.it/).
Può la tecnologia, può un foglio elettronico aiutare il cliente a districarsi fra i numeri, fra la documentazione di sintesi e di dettaglio e ad operare la scelta migliore ? Lo dissi ai primi passi di questo blog: il suo intento è di indurre spunti di riflessione resistendo all’umana tentazione di addurre conclusioni !
In America è molto popolare un libro di Andy Kessler (Eat People, Unapologetic Rules for Entrepreneurial Success), secondo il quale la tecnologia mangerà sempre di più posti di lavoro, finanche quelli dei “colletti bianchi”.
Negli USA quindi sarebbero a rischio non solo postini, agenti di viaggio e stock brokers ma addirittura medici e avvocati. Ne ha parlato il Sole 24 Ore in edicola sabato 19 febbraio (pag. 5): cliccate qui per vedere un sunto dell’articolo pubblicato online. Si salveranno gli innovatori, professionisti e aziende che creano valore aggiunto senza limitarsi a spostarlo dal luogo di produzione a quello di fruizione perché per quello potrebbe bastare un semplice pc. Cassieri contro bancomat è ormai una sfida dall’esito segnato. Assai meno scontato l’esito su chi meglio assisterà il cliente del terzo millennio a gestire prima l’emotività e poi la razionalità. Bombardata da milioni di bit, la mente dell’uomo dovrà essere sapientemente accompagnata dalle mappe della sintesi fino al dettaglio e viceversa. (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)
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