domenica 28 agosto 2011

METTI NERO SU BIANCO...IL TUO SORRISO !

Nell'epoca della grande interconnessione digitale, ove in frazioni di secondo interagiscono menti, satelliti e computer, i cambiamenti avvengono veloci ed impattano anche su aspetti dell'uomo, come il linguaggio e le regole grammaticali di una lingua che, patrimonio di popoli e nazioni, vivono storicamente modifiche lente, spalmate negli anni se non nei secoli. Ad esempio, i segni di punteggiatura nella scrittura meno formale di internet, nella posta elettronica e negli SMS, quelli che tendono a rimarcare il senso e l'umore di un messaggio: le emoticons " :-) :-( "
Privo dei principali canali di contatto interpersonale, quali il linguaggio del corpo e il tono della voce, attraverso gli "smiley" (sorrisini) , il messaggio scritto, grazie al più flessibile galateo della comunicazione digitale, ritrova immediatezza, impatto e familiarità. A riprova di quanto sia importante sorridere e trasmettere emozioni in epoca moderna. Forse pochi conoscono l'inventore degli "smiley": Scott Elliot Fahlman, informatico americano, professore alla Carnegie Mellon University di Filadelfia (Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Scott_Fahlman, sito: http://www-2.cs.cmu.edu/~sef/). Traduciamo quanto egli stesso scrive a proposito della nascita delle "emoticons": "Intorno al 1980, la "Computer Science Community" della Carnegie Mellon faceva largo uso di bacheche on-line o "bboards". Esse erano un precursore dei newsgroups di oggi ed erano un importante veicolo di socializzazione nel reparto, un luogo in cui docenti, il personale e gli studenti potevano discutere le questioni importanti della giornata in condizioni di parità. Molti dei "post" erano di argomento serioso: richieste di informazioni, di un colloquio e cose del genere legate al mondo universitario.... Ma data la natura della comunità, un buon numero di "post" avevano un oggetto divertente e non istituzionale (diciamo che erano un tentativo di umorismo). Il rischio era che se qualcuno faceva un commento sarcastico, qualcun altro da lettore poteva non afferrare lo scherzo e questo generava quale risposta una lunga diatriba. Era frequente il coinvolgimento di più persone e più repliche e ben presto il filo originale della discussione veniva totalmente perso. Ricordo il caso di una battuta divertente interpretata da alcuni come un serio allarme di sicurezza ! Questo problema ha indotto alcuni di noi a suggerire (ma solo pochi hanno preso la cosa sul serio) che forse sarebbe stata una buona idea contrassegnare i messaggi che andavano presi per una battuta di spirito. Dopo tutto, la comunicazione on-line usa esclusivamente del testo scritto ed è priva del linguaggio del corpo o del tono di voce, segnali che trasmettono il senso delle informazioni quando si parla di persona o al telefono. Vari "evidenziatori umoristici" sono stati proposti e in mezzo a quella discussione mi venne in mente che la sequenza di caratteri :-) sarebbe stata un' elegante soluzione, facile da adottare con le tastiere ASCII dei terminali. Così la proposi. Al contempo, ho anche anche suggerito l'uso dell'emoticon :-( per indicare che un messaggio era destinato a essere preso molto sul serio. Quel simboletto però si è rapidamente trasformato in un evidenziatore di dispiacere, frustrazione o rabbia..." (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

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