Un dato ricevuto dal Divisional Manager ha colpito la mia attenzione in questi giorni: la raccolta milionaria fatta da Luigi Esposito
con un cliente che l'anno scorso ci aveva lasciato per un'altra banca.
Il numero così eclatante ha riaperto un file che già frullava nella mia
mente stuzzicato dai micro-messaggi "Tweet" di Jeffrey Gitomer (www.gitomer.com)
che ricevo sul mio palmare. In particolare, a proposito dei "casi
difficili" nel nostro lavoro. Sono proprio i colleghi, i collaboratori e
i clienti più ostici, quei tipi che ci appaiono come ricci o
porcospini, che possono rappresentare la parte più fruttuosa delle
nostre relazioni e verso i quali vale ben la pena dedicarsi: Luigi
docet. Dicevo di Twitter, copio ed incollo, con tanto di data e ora, per
le riflessioni dei miei lettori:
Jeffrey Gitomer (@gitomer) 30/11/11
18:52 "Often the most disruptive people are the most productive. They need
more attention, they need more help, and they need more coaching" - Spesso le persone più distruttive sono anche le più produttive. Esse necessitano di più attenzione, più aiuto e più "coaching".
Inoltre,
come si dice, poichè le ferite che restano aperte incancreniscono, ecco
come Jeffrey "microblogga" a proposito dei casi lasciati irrisolti, se
non addirittura trascurati:
Jeffrey Gitomer (@gitomer) 09/11/11
20:16 "Negative people are worse than negative occurrences. The argument
is over in ten minutes - the person may hang around for years". - Le persone "negative" sono peggio che se ti capita un accidenti. La discussione si chiude in 10 minuti, ma l'uomo arriva a rimuginarci su per anni !
Apro
e lascio volutamente aperto il file. Cari lettori, forse per tutti i
casi della vita davvero non c'è la formula magica. Ma è indubbio che
nessun risultato ci si può aspettare limitandosi ad ignorare un
problema. La strada dei casi risolti è indubbiamente impervia, ma quasi
sempre il risultato finale val bene ogni sforzo. Sono
certo che questi tempi "complessi" per chi vende e "post-vende" banca e investimenti già forniscono a tutti noi preziose, concrete
esperienze. Mettiamole a fattor comune! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)
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