domenica 4 marzo 2012

LA MANO INVISIBILE

Mentre il libricino allegato a Il Sole 24 Ore di ieri 3 marzo titola "Conoscere i Mercati", per Adam Smith, il famoso economista e filosofo scozzese del 1700, è "The Invisible Hand", la mano invisibile, a muovere gli scambi della domanda e dell'offerta. Questa metafora, forse un pò dimenticata, la dice lunga sulla imperscrutabilità degli equilibri finanziari ed economici. Qual è stata la mano invisibile che ha sin qui cinicamente speculato sul famigerato "spread" del debito pubblico italiano? Sempre quella mano invisibile voleva forse mettere dietro alla lavagna i nostri governanti di allora ? Chissà. Se il termine "The Invisible Hand" fu coniato quasi 300 anni fa, è più prossimo ai nostri giorni invece quello di "Moral Hazard" ad identificare la ridotta diligenza postcontrattuale di una delle controparti a scapito dell'altra, una volta che l'accordo è bello e ratificato. Può essere quello dell'automobilista, assicurato contro il furto, nel lasciare parcheggiata la propria vettura con ridotta prudenza, per giunta facciamo senza l'antifurto inserito. Perciò esistono "scoperti" e "franchige". Ma l'azzardo morale può essere anche quello di un gestore di fondi d'investimento che abusa di titoli e strumenti cari agli interessi di scuderia. E allora sai che ti dico, caro collega ? Che l'unica mano visibile è la tua, pure quella del tuo cliente, quando entrambi sottoscrivete una proposta d'acquisto, un contratto. Qualche settimana fa parlavamo del libro "The Cult of the Customer", il culto del cliente, e come mantenerne intatta, anzi accresciuta la fedeltà negli anni. "A volte i migliori affari sono quelli che non si fanno, Sig. Guida", sentenziò sornione un noto imprenditore con cui anni fa ebbi modo di conversare. Tienilo a mente, caro collega, perchè nè tu, nè il tuo cliente potrete mai a menadito conoscere i mercati, anzi neppure a stentata sufficienza. Nè ovviamente smascherarne la mano invisibile. I repentini, quotidiani cambiamenti del contesto socio-economico, le continue modifiche della normativa, dell' aspetto fiscale, che spesso sono corrette nell'immediato da ulteriori rettifiche, impongono preparazione continua. Non solo: costante vicinanza al proprio cliente perchè tu ne sei il solo "Defender". Non è che tu debba fare necessariamente di ogni contatto una lezione di finanza, o di ogni telefonata una "tribuna economica". Oggi ti aiutano tantissimo email e la messaggistica istantanea. La tua presenza sul mercato è non soltanto la pubblicità che ti fai, ma anche il "presidio" dei clienti che già hai. Perchè da essi ti viene la migliore forma di propaganda. Chiediti anche per quale azienda lavori o quale azienda rappresenti. Abbi il coraggio delle tue idee, come Socrate. Se ritieni che ti paga le provvigioni o lo stipendio abbia punti su cui migliorare, dai molto apertamente il tuo contributo. I mugugni dietro le quinte non cambiano le cose. Le imprese moderne necessitano, come la politica di oggi, di persone preparate e vere: nè servitori, nè soldati. Nell'epoca dei grandi cambiamenti, il futuro è tutto da riscrivere: quindi nè Yes-Men, nè Yes-Sir !

(Maggiorino Guida, riproduzione riservata. Approfondimenti su "Moral Hazard" e "Asimmetria Informativa" nella dispensa "L'Analisi Economica dei Contratti" del Prof. Nicita dell'Università di Siena-Facoltà di Economia, scaricabile da questo link: http://www.unisi.it/lawandeconomics/simple/039_Nicita.pdf )

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