Capita tantissimo pure a te, vero, di gironzolare qua e là sul web, senza uno scopo preciso, tant'è che ciò si chiama "navigare" ? Oggi capito su una notizia ed un articolo riportati dall'ANSA. Materia scientifica buona per relazioni e vendita. Il titolo recita: "Le Espressioni del volto non sono universali. Ogni cultura le esprime in modo diverso" ed il contenuto puoi leggerlo qui. Nell'era dei media e della pubblicità, succede che ad pubblico "generico" siano passati come novità anche dei concetti su cui la scienza dibatte da anni. Dicevo che l'argomento è pertinentissimo a "clienti & venditori" e ci spendo volentieri qualche rigo. La mimica del volto è senza dubbio l'aspetto più importante e studiato della cosiddetta "comunicazione non verbale" che abbrevierò in "CNV". Anzi, volendo essere più precisi, della comunicazione "non vocale", in quanto avviene senza l'impiego della voce. Come si è soliti affermare a proposito di questa materia, tant'è radicata nella psicologia dell'uomo? Più o meno: Con le parole si può mentire, col corpo mai ! Ed infatti molti studi riportano che nella percezione di un messaggio pesino per oltre il 50% le componenti non verbali, cioè proprio il "linguaggio del corpo".
Quali sono queste componenti? Fra le principali, oltre alle espressioni facciali trovi lo sguardo, poi i gesti e la postura ed infine la prossemica e l'aptica. Queste ultime due identificano che anche spazio, distanza e contatto sono assolutamente da non trascurare nella CNV. Tornando alla premessa, perchè allora le espressioni facciali non sarebbero universali, ma ogni cultura le esprimerebbe diversamente, come titola l'ANSA?
Due da sempre le scuole di pensiero: quella cosiddetta "innatista" e "darwiniana", secondo cui le espressioni del volto sarebbero come radicate nel DNA della specie umana, di origine quindi biologica e non sociale, e quella "culturalista" per la quale invece sarebbero un prodotto dell'appartenenza e dell'apprendimento.
Il "padre" della teoria "innatista" è il celebre psicologo americano Paul Ekman. Nel 1972, studiando una tribù della Nuova Guinea totalmente isolata dal resto del mondo, si convinse dell'universalità della mimica facciale catalogandone 6 tratti principali, come mostra la clipart che introduce questo post: gioia, tristezza, rabbia, sorpresa, paura, disprezzo/disgusto. Prodotte da diversi muscoli facciali, le espressioni del tuo volto, caro lettore, dipendono dal nervo facciale che le controlla essendo a sua volta stimolato dal cervello e principalmente dall'ipotalamo. Dove, dunque, già da anni cozzerebbero le due teorie e dove troverebbero un punto d'incontro? Nella cosiddetta "decodifica".
Provo a spiegartelo con un esempio. Mostra la foto di uno che sorride ad un Americano e questi lo giudicherà felice probabilmente solo nell' 80% dei casi. La foto di uno che ha paura vedrà una percentuale di riconoscimento molto più bassa. E i dati cambiano ulteriormente se mescoli ulteriormente la nazionalità di "attori" e "giudici"!
In somma sintesi, la gioia e il sorriso conservano in sostanza il riconoscimento più facilmente universale. Perchè accanto al programma nervoso, per così dire istintivo, della teoria innatista, l'evoluzione dell'uomo ha sviluppato un secondo programma frutto della socializzazione e di regole di "ostentazione". Le espressioni facciali "intenzionali" infatti, sempre generate dal nervo facciale, prendono origine dalla corteccia motoria del cervello e non più dall'ipotalamo. Come recita a pag. 121 "Il Corpo e il suo linguaggio" di Michael Argyle (Editore Zanichelli): "Durante la normale interazione sociale, le espressioni del volto sono in parte spontanee ed in parte intenzionali. Si tratta di una combinazione di percorsi (1 e 2) e a volte il risultato del loro conflitto".
Tant'è che se ci rifletti un attimo, soffermandoci qui solo sul volto e sul sorriso, forse sei già istintivamente bravo a percepire un sorriso ironico e uno triste. Sempre sorrisi sono, ma quanto diversi ! Come pure un sorriso vero (quello dell'ipotalamo!) da un sorriso...per forma e convenevoli ! E su questo punto, promesso, tornerò. Perchè il sorriso fra clienti e venditori è più del biglietto da visita e meglio della stretta di mano ! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)
Nessun commento:
Posta un commento