domenica 22 luglio 2012

IL CAMBIAMENTO S'IMPARA

Da noi la penultima giornata del corso "Diventare Supervisore" è tutta dedicata al modulo di "Gestione del Tempo". S'impara a vedere la propria vita non più come un mero scorrere cronologico di giorni ma come un'organizzazione finalizzata ai propri obiettivi. Mai come nel corso conclusosi appena pochi giorni fa ho visto fondere magistralmente il know-how del fare aziendale col sapere del mondo scientifico.
"Coach" Paolo Cugini illustrava infatti il processo "a scalata" che porta il venditore a porsi gradualmente obiettivi sempre maggiori ove ogni livello raggiunto è il trampolino per quello successivo. Fosse pure appena di un "tantino" più grande e così via. Ad ogni step non deve mancare il momento dell'analisi e ad ogni piccolo successo anche quello dell'autogratificazione. 
Ed infatti quanti hanno seguito i post più recenti di questo blog sanno già del libro, consigliato per i "compiti a casa", "Abitudini da un milione di dollari" di Brian Tracy (www.sangiovannis.com).
Apprendere dunque una propria metodologia di successo ed autorealizzazione attraverso la creazione di nuove, proficue abitudini.
Da parte mia aggiungo che proprio l'apprendimento è uno dei cardini delle teorie psicologiche susseguitesi nell'ultimo secolo. Scientificamente parlando, esso viene inteso come quell'insieme di processi che portano l'individuo ad adattarsi nel modo più utile ai cambiamenti della vita, dettati dalle necessità contingenti ma, soprattutto dalla sua evoluzione.
Fulcro della scuola comportamentista è il "condizionamento" e nello specifico del nostro lavoro il cosiddetto "condizionamento operante". Il termine sta ad indicare quelle azioni che un organismo vivente mette volontariamente in atto per ottenere un cambiamento nell'ambiente. Il relativo processo di apprendimento fa sì che le la qualità dell'esito e le sue conseguenze influenzino l'intero processo, la probabilità che l'azione sia ripetuta in futuro e il tempo di esecuzione.
Fu approfonditamente studiato dallo psicologo americano Burrhus Skinner (1904-1990), professore presso l'Università di Harvard, con gli esperimenti con la famosa "Skinner Box". Una gabbia "tecnologica" all'interno della quale un topolino era alle prese con leve, carrucole e altri marchingegni che lo separavano dall'agognato pezzetto di cibo. 
Elemento chiave del processo di apprendimento ipotizzato da Skinner è il "rinforzo". Lo stato di soddisfazione per il raggiungimento della meta che porta il topolino ad apprendere l'intero processo e a ripeterlo in tempi sempre, via via, più rapidi. La tecnica del "rinforzo" ha programmi specifici per frequenza e quantità per contribuire a trasformare l'azione occasionale in un metodo e un'abitudine.
E qui torno al corso di cui vi ho detto ma, non solo, soprattutto  al quotidiano del nostro lavoro.  Alle sue componenti caratteristiche quali la scelta dell'obiettivo, la relativa programmazione degli appuntamenti di lavoro e la condivisione di sforzi e risultati con un supervisore, con un coach.
Caro lettore, la distanza che ti separa da quelli che ora ti sembrano risultati irraggiungibili sta solo nell'imparare ad avvicinarli tappa dopo tappa finchè l'esserci riusciti una volta non diventi un'abitudine. Buoni coach, buoni libri e...addirittura un affamato topolino ti indicheranno la via !
(Maggiorino Guida, riproduzione riservata. Uno dei libri dell'illustrazione è "I Processi Cognitivi" di Nicoletti-Rumiati, edizioni Il Mulino)

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