domenica 28 novembre 2010

BARABBA, BARABBA !

Avevano in quel tempo un prigioniero famoso, detto Barabba
(Matteo 27, 16)
E’ una vita che incontro amici e colleghi che, pensando agli altri, dai clienti al "capo", finanche la famiglia o l’Azienda, rimuginano sull’eterno cruccio della gratitudine, ancor di più dell’ingratitudine ! Ebbene, l’esperienza mi ha insegnato e pure il "Maestro" Dale Carnegie conferma nei suoi libri, che la gratitudine fra gli esseri umani il più delle volte si limita alla classica “pacca sulla spalla”. Ancor di più, sarà per l’atavico istinto di sopravvivenza divenuto via via sempre più curarsi egoisticamente di se stessi, oppure per la stessa frenesia del quotidiano, la gratitudine fra i vivi inspiegabilmente si manifesta per lo più….come pietoso ricordo dei morti !
Basti pensare al più nobile fra gli uomini per la cristianità, Gesù, e ai suoi adepti più stretti, gli apostoli che erano appena in 12. E' storia come andò a finire: di questi, uno lo rinnegò (Pietro), mentre Giuda arrivò addirittura a tradirlo. Ed anche la folla, messa di fronte alla scelta, sapete bene chi preferì. Caspita quant’è vero quel proverbio “fai del bene e scordalo".
E allora qual è l’insegnamento che può tornare utile ad una vita felice ? Due semplici segreti del mestiere di vivere. Primo: la gratitudine è figlia dell'impegno che ci metti nel fare le cose, dal lavoro al sociale. Quindi devi chiederla e darla principalmente a te stesso. Secondo: la sempre possibile ingratitudine del prossimo tuo, rendila ininfluente a te stesso grazie al gusto tutto particolare di essere utile agli altri. Così, almeno tu sarai quasi automaticamente meno ingrato a chicchessia. Non ti risulterà facile all’inizio, dovrai sforzarti.
Sempre Dale Carnegie, infatti, scrisse in proposito parole rimaste famose: "Se vogliamo trovare la felicità, smettiamo di pensare alla gratitudine o all'ingratitudine. Diamo per il puro piacere di dare".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Parole sante, Maggi! Penso di non essere il solo, posso testimoniare, a proposito, che per me è più gratificante dare (fare un regalo, ad esempio)che ricevere.