sabato 20 novembre 2010

CHI AMA, NON DIMENTICA !

Nel giorno preciso in cui avrebbe anch’egli compiuto i fatidici 50, sento non solo l'obbligo morale, ma anche il dovere di riconoscenza di ricordare alla community Mediolanum il Collega Giovanni Nastro (codice 23256), morto giovanissimo nel 1999 per un male incurabile.
Conobbi Giovanni una sera di luglio del 1986 ai tavolini con vista sul mare dell’allora bar-birreria “Le Lucciole” a Vico Equense. Il caso volle che fossimo della stessa classe non solo anagrafica ma, pure aziendale. Entrato in Programma Italia giusto qualche settimana dopo di me, erano ancora in corso le formalità amministrative della sede, che Giovanni aveva già contratti da mandar su pur essendo ancora senza codice agente.
Erano gli anni dei cosiddetti “venditori meravigliosi….porta a porta”: niente albi, anagrafiche, privacy e profilature varie. Rispetto per il cliente, firma e stretta di mano.
Quindi presi io in carico quei contratti, inserendo i miei dati nello spazio riservato all’agente.
Ai Colleghi che leggono, racconto che Giovanni è stato sicuramente il primissimo “bancario ante litteram” della nostra Divisione, provenendo pur giovanissimo dagli sportelli della piccola, gloriosa “Banca Stabiese”. Animato dal suo sogno, Giovanni piantò il posto e lo stipendio per venire da noi. Di più, superò anche le quasi furiose obiezioni della mamma che gli dava del matto.
Macinò per anni trattative, clienti e fatturato, sempre ai vertici di contest e classifiche, armato di una forza di volontà impetuosa, taurina. Avevi più chances di sradicare una quercia, piuttosto che di fargli cambiare idea.
Io che di Giovanni avevo soltanto la gioventù, lo ebbi spesso vicino quale supervisore “putativo” anche in trattativa. In un’indimenticabile sera d’inverno si superò con un tale, Pietro, che gestiva un bar. La trattativa durò quasi tre ore, Pietro e Giovanni si divertirono, affini per carattere, finanche si piacquero nel guerreggiare cavallerescamente. Fu un fuoco di fila di obiezioni e controbiezioni. Giovanni parve arrendersi, salutò, uscimmo. Pochi metri e si impuntò. Lo vidi riflettere, incredibile....ci ripensò. Tornò sui suoi passi e ricominciò daccapo. A Pietro tanto piacque quell’umana forza della natura che sorrise di gusto a quel “coup de theatre” degno di “Beppone e Don Camillo” e dopo alcuni chiarimenti davvero marginali si arrese e firmò. Lui infatti si era già arreso al solo vederlo rientrare !
Rivolgo un affettuoso saluto a Maria, la sua signora, assieme ai figli Francesco, Vincenzo e Tommaso. Alla loro cortesia devo il bellissimo sorriso di Giovanni nella foto in primo piano. L’altra (sono più facilmente riconoscibili anche Vincenzo De Angelis, Salvatore Pierro e Pasqualino Rotella) risale al “pranzo di Natale” del 1997 a Benevento e la si deve alla cortesia dell’immancabile VincenzOne.
Se c'è un paradiso per i grandi venditori, mi piace immaginarti là, Giovanni. Sfido che su qualche generoso puntiglio tu provi a convincere pure l'Altissimo. Come recita la scritta di quella maglietta ? Chi ama, non dimentica ! Auguri, testone, ti vogliamo bene.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande, Grande, Grande Maggi... Non potevi farci regalo più bello. Io sono stato tra i fortunati a conoscerlo ed a "succhiare" dalla sua esperienza.
Bellissima la foto che hai pubblicato del 1997: ci sono anch'io!!!! dietro Giovanni nell'angolo in alto a sinistra (ahimè molto più giovane...).
Un abbraccio a te grande Giovanni e non "impostare troppe questioni" lassù! G.ZINNO

Anonimo ha detto...

Grazie Maggi !! Hai suscitato in me una grande emozione. Tonino De Gisi

Unknown ha detto...

non ho conosciuto Giovanni, ma da come lo hai descritto un gran testone, un venditore meraviglioso, un uomo
...l'obiettivo della nostra vita è quello di non essere solo un passaggio..e lui ci è riuscito!!