domenica 23 gennaio 2011

INVESTIRE SECONDO EPICURO

Epicuro di Samo (341 a.C.-271 a.C.) fu il fondatore di una delle principali scuole di pensiero, l’Epicureismo, dell’epoca ellenica e romana. Nella sua dottrina, fra l’altro, Epicuro paragona la vita ad un banchetto, dal quale si può essere scacciati all'improvviso. Il convitato saggio non si abbuffa, non attende le portate più raffinate, ma sa accontentarsi di quello che ha avuto ed è pronto ad andarsene appena sarà il momento, senza alcun rimorso. Il piacere catastematico (durevole, non passeggero) è profondamente legato ai concetti di atarassìa e aponìa (assenza di dolore spirituale e fisico) – fonte Wikipedia -
Nella “Vita di Epicuro” scritta dallo storico Diogene Laerzio, ad esempio, è riportata la "Lettera a Meneceo" detta “Sulla Felicità”. Ne cito un passo: Una ferma conoscenza dei desideri fa ricondurre ogni scelta o rifiuto al benessere del corpo e alla perfetta serenità dell'animo, perché questo è il compito della vita felice, a questo noi indirizziamo ogni nostra azione, al fine di allontanarci dalla sofferenza e dall'ansia.
Ebbene com’è stato l’ultimo decennio di borsa alla luce della dottrina epicurea ? Un po’ da tutti definiti “decennio nero” o “in rosso” gli ultimi dieci anni di borsa hanno trovato ampio risalto sulla stampa di fine dicembre. Grafici, tabelle e didascalie, dalla bolla internet di inizio millennio alla recente crisi del debito sovrano.
Eppure se guardate con attenzione il grafico dei mercati mondiali, prendete il classico indice MSCI, noterete che è una combinazione da manuale degli scenari che possono prospettarsi al consulente e al suo cliente al momento della sottoscrizione di un P.A.C. (Piano d’Accumulo Capitale).

Preso l’indice dell’ultimo giorno utile dell’anno 2000, l’acquisto mensile a prezzi via via sempre più bassi (biennio 2001-2003) ha esaltato la tecnica famosa del “Dollar Cost Average” consentendo all’investimento frazionato di raggiungere una plusvalenza positiva con oltre due anni di anticipo sull’investimento in un’unica soluzione (P.I.C.): ottobre 2003 contro dicembre 2005. Non solo, nel grafico esplicativo a corredo di questo post, si evince come la performance media composta di tale PAC sia stata progressivamente sempre più interessante sino all’apice dell’ottobre 2007 (oltre il 12% annuo). Rammento ai lettori, quale perfetta tempistica di consulenza ai risparmiatori e al mercato, il primo Mediolanum Market Forum tenutosi immediatamente dopo (11 dicembre 2007). Se sui ribassi il Dollar Cost Average è un’ottima strategia di accumulo, non può altrettanta performance quale barriera difensiva di salvadanai in avanzato riempimento (divenuti ormai proporzionalmente dei PIC). Nel nostro caso infatti, per la discesa repentina causata dal fallimento Lehman Brothers, l’indice ritorna in rosso, rispetto al valore iniziale, nel mese di ottobre 2008. Il PAC lo segue appena un mese dopo. Quale insegnamento trarre da tutto ciò ?

Come dice il mio buon amico e collega Gaetano Vitale da Castel San Giorgio (prov. di Salerno, sede dell’ottimo pastificio Vicidomini, http://www.pastificiovicidomini.com/), il P.A.C. è lo strumento ideale per l’incontro periodico e la consulenza ai risparmiatori. Solo in quell’ambito infatti si possono adottare le scelte di "manutenzione" più opportune alle esigenze del nostro interlocutore, compreso l’eventuale consolidamento dei risultati sin lì ottenuti.

Nell'ottica della concreta vicinanza al cliente, vanno idealmente ad allearsi con l'aspetto squisitamente tecnico, concetti e modalità operative consolidate fra noi venditori, quali la "rampa mensile", la programmazione settimanale e un'accurata preparazione degli incontri. Tornando ad indici e mercati, i lettori meglio informati già sanno che l'adozione automatica di meccanismi di protezione è una peculiarità dei P.A.C. di più moderna generazione. A chi volesse approfondire un argomento assai caro ai "financial planners" americani (requisito fondamentale è cavarsela con l’Inglese e la matematica finanziaria), segnalo forse l’unico libro in commercio specifico sull’argomento. “Value Averaging: The Safe and Easy Strategy for Higher Investment Returns” scritto da Michael Edleson per l’editore Wiley & Sons. Lo trovate disponibile presso Amazon Italia, cliccando qui (ripeto, non esiste in commercio alcuna traduzione). Concludo rendendo disponibile anche il link per scaricare in formato originale il grafico a corredo di queste riflessioni (la password per aprire il documento criptato è la stessa del recente post “L’ultimo decennio delle borse”).
Maggiorino “Maggi” Guida, riproduzione riservata.

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