Se Andrea Mandorlini, allenatore del Verona, nella serata di presentazione della squadra è arrivato a chiamare “terroni” la gente di Salerno, vuol dire che di Salerno conosce poco più della posizione sulla carta geografica: forse il campo di calcio e gli spogliatoi. Solo così si spiega: Mandorlini non conosce, quindi non sa. Perché Salerno, i Salernitani e il loro sindaco “sceriffo” Vincenzo De Luca rappresentano per onestà, educazione civica, disciplina e ordine della città una vera piccola Svizzera. Firmato Maggiorino Guida, un non salernitano che però vi invita a venire vedere. Ma Andrea Mandorlini mi fornisce giusto uno spunto per altre considerazioni, anzi direi che le polemiche montate sul caso mi sembrano pure esagerate. Ho visto il filmato, il clima mi pare goliardico, gioioso, non cattivo, la canzoncina dice “terrone” ma pure un ironico “ti amo”…che però è pur sempre un “ti amo”.
Dicevamo dello spunto: ben altro problema è l’imbarbarimento progressivo dei valori della nostra civiltà. Ad esempio, sui campi di calcio la domenica vedi e senti davvero di peggio. Ben altro problema è l’avidità, la ricerca del profitto tutto e subito (leggete il Prof. Alberoni sul Corsera di lunedì 18/7) che a volte rischia davvero di travolgere i più deboli. Forse peggio ancora la sottocultura dilagante figlia dell’arrivismo di tendenza. Perciò ho gradito molto, ad esempio, l’ultimo scritto di Sebastiano Zanolli, mia guida illuminante, su “Vendere Dipiù” (http://www.venderedipiu.it/). “Vendi come parli” si chiama l’articolo ove Sebastiano, dicendo la sua su quanto importanti siano ricchezza e proprità di linguaggio, contribuisce a disegnare il profilo del venditore dei decenni a venire. Per vendere nel terzo millennio né duri, né bulli serviranno, l’ho già scritto su Twitter, figuriamoci gente culturalmente rozza. Ci vorrà, all’opposto, una generazione di venditori intellettualmente eletta. L’articolo menzionato è allegato per gentile concessione dell’autore. Ad Andrea Mandorlini giusto un arrivederci. Vicino a me giocano le “Vespe” di Castellammare di Stabia. Ahimè, non ritroverai Salerno, ma è pure qui che l'anno prossimo devi venire a giocare !
Dicevamo dello spunto: ben altro problema è l’imbarbarimento progressivo dei valori della nostra civiltà. Ad esempio, sui campi di calcio la domenica vedi e senti davvero di peggio. Ben altro problema è l’avidità, la ricerca del profitto tutto e subito (leggete il Prof. Alberoni sul Corsera di lunedì 18/7) che a volte rischia davvero di travolgere i più deboli. Forse peggio ancora la sottocultura dilagante figlia dell’arrivismo di tendenza. Perciò ho gradito molto, ad esempio, l’ultimo scritto di Sebastiano Zanolli, mia guida illuminante, su “Vendere Dipiù” (http://www.venderedipiu.it/). “Vendi come parli” si chiama l’articolo ove Sebastiano, dicendo la sua su quanto importanti siano ricchezza e proprità di linguaggio, contribuisce a disegnare il profilo del venditore dei decenni a venire. Per vendere nel terzo millennio né duri, né bulli serviranno, l’ho già scritto su Twitter, figuriamoci gente culturalmente rozza. Ci vorrà, all’opposto, una generazione di venditori intellettualmente eletta. L’articolo menzionato è allegato per gentile concessione dell’autore. Ad Andrea Mandorlini giusto un arrivederci. Vicino a me giocano le “Vespe” di Castellammare di Stabia. Ahimè, non ritroverai Salerno, ma è pure qui che l'anno prossimo devi venire a giocare !
1 commento:
"Ci vorrà, all’opposto, una generazione di venditori intellettualmente eletta" : nn vedo l'ora!
Bellissimo Complimenti
Carry
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