domenica 30 ottobre 2011

PEOPLE ARE DIFFERENT !

Per anni mi ha affascinato il mistero di come uno possa adorare ad esempio la pasta & lenticchie, mentre un altro la detesti. Sarà nelle abitudini alimentari la ragione, mi dicevo, ma forse pure nel DNA delle persone se tali differenze nel palato e nei gusti possono arrivare ad essere tanto esasperate, boh ! Che la gente sia diversa, gli uni dagli altri, mi sembrava inevitabile, come altresì impossibile mettere d'accordo tutti. Fin al giorno in cui ho capito che mai "totalitaria", per grazia di Dio, potrà essere la vita. E che le differenze di gusto e d'opinione sono il motore della relazione fra gli esseri umani, non una barriera come sembrerebbe a prima vista. Se sbaglio, correggetemi: altro non è la corrente elettrica, ad esempio, che un flusso di elettroni che si muove spinto da una "differenza di potenziale" fra due poli, uno positivo e uno negativo. Senza la "differenza", corrente zero. Fin qui i miei ragionamenti viaggiavano sul logico, relazionale, dialettico. "People are different " invece, è anche il titolo di un libro universitario sui fondamenti di microeconomia. Un qualcosa di assai concreto dunque, misurabile in soldoni. Scritto dal Prof. John Hey dell'Università di York, è distribuito in Italia da Aracne Editrice. Sebbene siano tutti "economicamente interessati", gli agenti che muovono i mercati della domanda e dell'offerta (individui, famiglie, imprese ecc., i cosiddetti agenti economici), sono entità diverse nella percezione e nella valutazione di desideri e necessità. Senza tale "differenza", come accade per la corrente, neppure in economia ci sarebbero lo scambio e il mercato. Possiamo quindi paradossalmente affermare che tutta l'economia del mondo è un processo che nasce a livello psicologico, per giunta non sempre razionale. A tal punto che la "finanza comportamentale" può esserne inquadrata come figlia e conseguenza esasperata. Il venditore dunque, a tutti i livelli, diventa sotto questa luce, non più un soggetto ausiliario fra domanda e offerta, bensì un tramite relazionale di essenziale importanza. Poichè "People are different" è impossibile che la comunicazione di massa o la tecnologia con i suoi algoritmi riescano a coinvolgere tutti i soggetti le cui caratteristiche siano interessabili da una campagna di mercato. Perchè la "interpolazione relazionale" è una capacità che per ora ha solo il cervello umano. Ci pensino su le aziende, le reti di vendita e i loro managers per una sempre consapevole valutazione di quello che è il cosiddetto "capitale umano". Al giorno d'oggi, particolarmente nel settore bancario, il rischio è di sacrificarne fette importanti sull'altare dei bilanci e degli indici patrimoniali e di redditività. (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

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