Mi colpisce la notizia che due grossi istituti si siano dichiarati disponibili a risarcire del 20% i rispramiatori coinvolti nel caso "Bank of Ireland", una banca che continua tranquillamente il suo mestiere, pur avendo rimborsato le sue obbligazioni con un euro ogni mille, se ben ricordo. Nel decennio del "risparmio tradito" è ancora possibile tutto ciò, fra le "pieghe" delle note informative e del diritto più in generale. Mi colpisce questa notizia perchè mi pare un'elemosina neppure bella pubblicitariamente, una di quelle cose all'italiana per cui non è nè bianco, nè nero, non si sa bene. Di una cosa o sei responsabile oppure no, e se ti offri "motu proprio" di risponderne, il 20% mi sa di presa in giro. Eppure un bel numero di altri istituti sin qui non si è posto neppure questo piccolo, discutibile, scrupolo. E allora diciamoci davvero come stanno le cose, caro collega, al di là del grande luogo comune di marketing & pubblicità sulla cosiddetta attenzione al cliente.
Banche ed assicurazioni non vendono beni di consumo, per cui, "usa & getta", o sei un cliente soddisfatto , oppure cambi marca. Non finisce qui, con un processo di vendita e di acquisto. Banche ed assicurazioni sono intermediari molto particolari, altresì tu, caro collega che ne vendi i servizi. Nella legge della domanda e dell'offerta, cosa fanno: è come se, con un colpo di bacchetta magica, si scambiassero ruoli e posizioni. Come se banche e assicurazioni trasferissero la figura del cliente e i suoi denari sull'altra sponda dei mercati finanziari. Mescolando i risparmi ai capitali, in un contesto alquanto ibrido, ove gli agenti economici sono quasi sempre sia intermediari che soggetti direttamente interessati.
E allora che succede ? Il cliente risparmiatore non è più un normale cliente e basta, cui spetta un servizio o una prestazione. Diventa di colpo un soggetto economico minoritario, all'interno di un mercato non adeguatamente concorrenziale perchè controllato da agenti in posizione decisamente dominante. O qualcuno si fa l'illusione che il Sig. Rossi pur con un milione di euro possa incidere sulla domanda e sull'offerta, influenzandone il prezzo ?
Potremmo affermare, come fa l'astratta dottrina, che il risparmio torni correttamente al mondo produttivo, se, ahinoi, esistessero davvero istituzioni credibili e lo Stato non avesse abdicato negli ultimi decenni dal ruolo di garante dei mercati e regolatore dei comportamenti economici.
E allora ? Plus 24 del Il Sole 24 Ore di ieri, sabato 11 febbraio (pag.8) dice che un cliente su tre si fida della sua banca, uno su dieci della propria compagnia assicurativa. In un contesto quindi, in cui quasi tutti diffidano di tutti, pure i cittadini dello Stato e viceversa, alla lunga guadagnerà enormi fette di mercato chi vorrà, saprà, potrà "mettere mano
alla tasca" fornendo concrete garanzie oltre quelle carenti delle
istituzioni. Investendo tangibilmente non solo sull'innovazione ma soprattutto sulla credibilità.
Ennio Doris e i rimborsi del caso Lehman Brothers del 2008 sono un esempio costoso da libro di scuola e perciò, a tutt'oggi, solo sporadicamente e malamente imitato. (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)
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