domenica 28 ottobre 2012

LA TASSA SUL DIRITTO DI ESISTERE

"Il "Testatico" era un'imposta pubblica gravante sulle persone facenti parte di una comunità, comune, feudo, regno.
Ogni individuo di qualunque sesso ed età era tenuto a versare al signore del luogo un'imposta annua. Il nome testatico deriva da testa: in poche parole ogni testa era sottoposta ad essa....Si trattava, comunque, di una forma particolarmente odiosa di tassazione, alla quale ricorrere come extrema ratio. Per esempio essa fu utilizzata dopo il 1369 da Edoardo III d'Inghilterra per sostenere gli elevatissimi costi derivanti dalla conduzione delle campagne militari della Guerra dei Cent'Anni.
Nel 1381 la "Poll Tax" (questo il nome inglese del testatico) fu imposta in Inghilterra a tutti gli abitanti di età superiore ai 15 anni, indipendentemente dal reddito e dalla ricchezza" (Fonte Wikipedia)
 
La Poll Tax, sotto il nome di "Community Charge" fu reintrodotta dalla "Lady di Ferro", Margaret Thatcher, Primo Ministro britannico dal 1979 al 1990. Fu un importo fisso addebitato a tutti i possessori di immobili, del tutto svincolato dal loro valore. Le vibranti proteste che scossero il Regno Unito fra il 1989 e  il '90 ovviamente non la fecero arretrare dalla sua posizione, tant'è il proverbiale soprannome. Ma le successive elezioni alla guida del Partito Conservatore la videro sconfitta. Da ciò, da lì a poco le dimissioni dalla carica di capo del governo in favore di John Major.
A nostro avviso, cari lettori, il doppio albo imposto ai promotori finnziari dal Governo Monti è di fatto una "Poll Tax". Poichè le funzioni istituzionali di autorità di controllo sono già svolte dall' Organismo per la tenuta dell'Albo dei Promotori Finanziari, APF (clicca), l'obbligo d'iscrizione all'OAM, il neo costituito "Organismo degli Agenti e Mediatori", con le varie voci di costo ricorrenti annulamente (firma digitale, pec, polizza assicurativa, contributo di vigilanza), finisce col rappresentare soltanto una sorta di tassa che si abbatte ingiustificatamente su un'intera  categoria di professionisti.
Particolarmente distorsiva negli effetti, come sa finanche un ventenne che studia Economia. Perchè, essendo fissa e non "ad valorem", impatta soprattutto sull'approccio iniziale a questa professione da parte dei giovani aspiranti colleghi. 
Saremmo spinti a giudicarla una specie di gabella. Ma comprendiamo le difficoltà economiche del Paese (e le esigenze di cassa), tanto quanto però ancora confidiamo nella ragionevolezza civica ed istituzionale di chi è al governo.
Sosteniamo perciò l'Associazione dei Promotori Finanziari, ANASF, nel proseguire incessantemente l'attività di sensibilizzazione tanto dell'Esecutivo, quanto dell'opinione pubblica. (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

1 commento:

Anonimo ha detto...

V. Anche ((http://agentifinanziari.wordpress.com/2012/11/16/in-discussione-al-senato-il-problema-della-doppia-iscrizione-per-i-promotori-finanziari/))