Chi parla lascia quasi sempre intendere più cose di quante ne dica esplicitamente. Questo concetto è uno dei cardini della comunicazione fra gli esseri umani. Cari lettori, questa materia si rifà a Paul Grice, filosofo inglese di epoca recente (1913-1988) e al suo grande contributo alla teoria generale del significato e della comunicazione.
Insegnò ad Harvard e nelle sue lezioni su "Logic and Conversation" sviluppò il concetto delle "implicature conversazionali". Infatti Grice ne gettò le basi teoriche distinguendo "ciò che alla lettera si dice" da "ciò che si lascia intendere".
Le implicature sono un tool molto usato dalle più recenti tecniche pubblicitarie. Non a caso "...la comunicazione pubblicitaria appare oggi una delle forme di comunicazione meno "innocue", e per questo una delle più meritevoli di attenzione..." (Stefano Gensini, Manuale di Semiotica, Ed. Caracci, pag. 318).
La sottile ma sostanziale differenza fra "cosa si compra" e "perchè si compra" è perfettamente nota al marketing e ai pubblicitari di un noto istituto di credito che reclamizza una carta di credito "oro" gratuita nell'offerta base del suo conto corrente. A quali requisiti distintivi, a quali massimali di utilizzo, vi riconduce, cari lettori, il termine di "carta di credito oro" ?
Converrete che innegabilmente esso riconduce ad un certo "status symbol". Il paradosso è che questa carta è effettivamente "oro", solo perchè la plastica è in quella tinta. La sua doratura è solo un fatto estetico, fine a se stesso.
Lo dicevamo poco sopra. Pur avendo funzioni e massimali di una normalissima carta di credito "base", elencandola fra le caratteristiche del conto corrente, essa aiuta a soddisfare la più intima esigenza d'acquisto: il "perchè" si desiderano le cose!
Qual era la principale tecnica dei venditori di una volta che salivano e scendevano i piani dei palazzi ? Il cosiddetto "piede nella porta" ? Come vedete, oggi le tecniche di chi vende entrano in casa senza bussarne il campanello. Sorprendono il cliente a livello subliminale se è mezzo addormentato alla tv. E pure sulla tazza del water se ha, come tanti, me compreso, il proverbiale vizio del giornale! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)
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