E' quella che mi riporta alla mente Standard & Poor's che in piena notte da noi ha abbassato il rating dell'Italia da A+ ad A... Ricordo che una volta osai chiedere alla prof quanto valesse il mio "sei meno meno". "Se è abbastanza meno di 6 ma certamente più di 5, perchè non un 5 e mezzo prof ?" La signora prese il mio sillogismo per sfacciata ironia e mi incenerì con lo sguardo senza rispondere. Ero tutt'altro che ironico e infatti il dubbio mi assale ancor ora :-) Cosa replicare a Standard & Poor's da Italiano ? Totò, Eduardo ed anche quell'Ennio che passò alla storia avrebbero certamente pronta risposta con un gran bel pernacchio ! Vedi gli intrecci nell'azionariato che ne rendono ardua l'imparzialità (Il Sole 24 Ore online del 15/5/2011, "Tutti gli intrecci tra gli azionisti delle agenzie", qui), vedi le colossali cantonate prese in passato su Lehman Brothers e titoli subprime (il Nobel Paul Krugman tradotto da La Repubblica online del 9/8/11, "Non credete al rating", qui). Ma mi chiedo anche quali fossero i rating, diciamo "a carte (e magagne...) coperte", degli ex colossi sprofondati nel nulla che qualche lettore ricorderà: Enron e Worldcom. Mi pare la saccenza di quei tipi che a cose fatte sono soliti dire "io ve l'avevo detto", pur senza esserci mai stati o peggio, avendo fatto "spallucce". In conclusione, cosa intendo dire ? Lungi dallo sminuire il difficile momento che riguarda i nostri conti, se come paese dovessimo "fallire", ciò accadrà, ahinoi, sempre facendo eco a Totò, a prescindere. Da quanto dicono e scrivono questi signori ! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)
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