Mentre ripongo l'abero di Natale con la tradizionale nostalgia, stuzzicato da un messaggino Twitter del "Club dei Manager" dell'Unione degli Industriali della Provincia di Napoli (www.unindustria.na.it), condivido con i miei lettori la conoscenza di Tal Ben-Shahar (http://www.talbenshahar.com/). Laureatosi ad Harvard, ha tenuto presso quella stessa università corsi seguitissimi di "Psicologia Positiva" e "Psicologia della Leadership". E' universalmente riconosciuto come il "Guru della Felicità". Infatti è l'autore di molti best seller fra cui: "La felicità in tasca" (L'arte di vivere bene senza essere perfetti) edito in Italia da Newton Compton (http://blog.newtoncompton.com/la-felicita-in-tasca/) e "Più felice" (Come imparare ad essere felici nella vita di tutti i giorni) distribuito da Baldini Castoldi Dalai Editore. La vita in azienda e l'intima essenza della managerialità sono frequente oggetto degli studi e dei seminari di Tal Ben-Shahar. Lo trovate infatti in edicola, nel numero di dicembre 2011 de "L'Impresa", la rivista italiana di Management del Gruppo Il Sole 24 Ore. L'articolo s'intitola "Manager capaci di sbagliare" ed è una sorta di lezione sul benessere "organizzativo" in azienda. Un sunto online è disponibile qui. I tempi difficili dell'economia richiedono la riscoperta di meccanismi emotivi semplici quanto antichi. Credo che la felicità semplice ed "incondizionata" di una volta possa recitare un ruolo decisivo nel migliorare non solo la propria vita in famiglia o in azienda. Ma anche avere un ruolo non secondario nella vita del Paese, inevitabilmente condizionata dai tempi che corrono e acuiscono le tensioni del pluralismo sociale, politico e intellettuale. (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)
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